Ancora emergenza immigrazione nel Canale di Sicilia. Una vera ondata di migranti verso le coste italiane. È in corso un’importante operazione di soccorso che vede in azione al largo dell’isola sia le navi della Marina militare che le motovedette della Guardia costiera. Sono 13 i barconi stracarichi di migranti, uomini, donne e bambini, individuati in alto mare. Circa 1.200 le persone già soccorse in serata, mentre è imprecisato il numero di quelle a bordo delle imbarcazioni non ancora raggiunte.
In particolare, due barconi sono
stati soccorsi dalla nave Euro della Marina militare:
complessivamente sono stati recuperati 482 migranti (di cui 25
bambini e 50 donne). Il pattugliatore Cigala Fulgosi ne ha
salvati invece 274, tra cui nove bambini e sei donne.
Due motovedette delle Capitanerie di porto hanno poi
recuperato insieme oltre 200 migranti, mentre la nave della
Marina San Giusto ha soccorso 97 persone che si trovavano a
bordo di un'imbarcazione e si è poi diretta verso un'altra,
sulla quale sono stimati un centinaio di immigrati.
Su altri tre barconi sono stati dirottati altrettanti
mercantili, per fornire soccorso, e su un quarto una motovedetta
della Guardia costiera.
Ieri erano stati tratti in salvo 596 migranti, tra cui 103
donne e 62 minori, in due diversi interventi a sud di Lampedusa:
giungeranno domani nel porto di Augusta a bordo delle unità
della Marina che li hanno soccorsi.
Di immigrazione ha parlato oggi il capo di Stato maggiore
della Difesa, Luigi Binelli Mantelli, secondo cui l'operazione
Mare Nostrum «ha contribuito in maniera determinante a limitare
il traffico di esseri umani» con l'azione di contrasto da parte
delle unità militari all'attività delle navi madri.
Un'operazione, quella della Marina, lodata oggi dall'Unhcr ("un
esempio da imitare anche da altri Paesi") ma che ha ormai
esaurito il finanziamento straordinario ed opera solo grazie al
bilancio ordinario della Forza armata.
Finora, esclusi gli ultimi soccorsi, sono state salvate
12.228 persone e fermati 46 scafisti. «È un impegno importante
dal quale non credo - ha detto Binelli Mantelli - si possa
uscire tranquillamente perché non può essere sottovalutato
l'aspetto umanitario». L'ammiraglio ha quindi osservato come «la
Nato ha capito che Mare Nostrum è un contributo alla sicurezza e
non solo al controllo delle frontiere, spero lo capisca anche
l'Europa». Ci sono infatti «connessioni, ancora non
evidentissime, ma assolutamente certe tra trafficanti di vario
genere e organizzazioni terroristiche».