lunedì 12 gennaio 2009
Il superlatitante, tra i 30 considerati di massima pericolosità dal Viminale, si nascondeva in una piccola abitazione a Trentola Ducenta, nel casertano. All'arrivo dei carabinieri si è infilato in una botola, ha percorso un chilometro e mezzo tra i cunicoli e, uscito, ha rubato una macchina per scappare.
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Il superlatitante Giuseppe Setola, esponente di spicco del clan dei Casalesi, è sfuggito alla cattura a Trentola Ducenta, vicino a Caserta. Setola si nascondeva in una abitazione all'interno di un cortile condominiale composta da bagno camera e cucinino. Con lui, in casa, la moglie. Il latitante ha però compreso che stavano per arrivare i militari dell'Arma ed è fuggito attraverso una botola nel cortile che dà nella rete fognaria, botola occultata da una Mini Minor parcheggiata sopra. Setola è uscito da un tombino all'altezza di via Nunziale Sant'Antonio, dopo aver percorso un chilometro e mezzo attraverso cunicoli. Qui, con la minaccia di una pistola, ha preso la vettura di una donna, una Alfa 145 verde, ed è scappato. Ora nel casertano è caccia all'uomo, centinaia di carabinieri sono impegnati per cercare di trovare il nuovo nascondiglio del boss.Tra i 30 latitanti di "massima pericolosità". Il nome di Giuseppe Setola, il presunto boss della camorra che questa mattina è riuscito a fuggire all'arresto dei carabinieri fuggendo nelle fogne di Trentola Ducenta, piccolo comune del casertano, compare sul sito internet del Vimiale. È uno dei trenta latitanti "di massima pericolosità" facenti parte del programma speciale di ricerca selezionati dal gruppo intervento interforze, si legge sulla pagina web del ministero dell'Interno. Questa la sua scheda: «Giuseppe Setola, nato il 5 novembre 1970 a Santa Maria Capua Vetere è ricercato dal 2008 per associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio e altro». La sua foto compare accanto a quelle di altri "nomi eccellenti" del crimine: da Vito Badalamenti a Matteo Messina Denaro, da Giovanni Strangio a Domenico Condello.
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