giovedì 5 aprile 2012
Donne bulgare in avanzato stato di gravidanza venivano reclutate nel loro paese ma poi partorivano in Italia per cedere i loro bambini grazie all'intermediazione di un'organizzazione che pretendeva fino a 20mila euro a bambino. ​
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Una coppia di bulgari e un italiano sono stati arrestati con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata all'alterazione dello stato civile di due neonati. Lo rendono noto i Carabinieri di Mondragone (Caserta), coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere che hanno indagato sulla vendita di due neonati, partoriti in Italia - riferisce un comunicato - da giovanissime ragazze bulgare e poi falsamente riconosciuti da un padre italiano, marito di una coppia sterile.I due bulgari arrestati selezionavano nel loro paese le giovani madri mentre l'italiano si occupava di reperire coppie sterili in Italia desiderose di avere figli e di assisterle nelle pratiche legali per il riconoscimento. Le donne in avanzato stato di gravidanza venivano reclutate nel loro paese ma poi partorivano in Italia per cedere i loro bambini grazie all'intermediazione di un'organizzazione che pretendeva fino a 20mila euro a bambino.Al momento sono state accertate due 'cessioni': l'indagine è scattata nell'agosto del 2009 ed è andata avanti anche grazie ad alcune intercettazioni telefoniche.​
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