lunedì 4 agosto 2014
COMMENTA E CONDIVIDI
​Questo non è un castigo di Dio, ma un invito a convertire i comportamenti nei confronti dell'ambiente. Così il vescovo di Vittorio Veneto, mons. Corrado Pizziolo, in un messaggio alla sua diocesi sulla tragedia di Refrontolo, con quattro morti."Ieri, domenica, giorno del Signore, mano a mano che le notizie si facevano più precise, nelle nostre chiese si è pregato, durante le Sante Messe, per questi quattro fratelli, per le loro famiglie, per i feriti e per tutti coloro che erano stati coinvolti in questa tragica vicenda - fa sapere il vescovo -. Io stesso mi sono recato nella parrocchia diRefrontolo - dove è avvenuta la tragedia - per un momento di preghiera con i fedeli raccolti per la Santa Messa domenicale"."Desidero oggi, all'inizio della nuova settimana - aggiunge il vescovo - comunicare un messaggio che ci aiuti a leggere e a vivere con fede e speranza anche questo tremendo evento. Mi viene in mente il Signore Gesù, che, davanti un fatto molto simile a questo, invitò a non cercare risposta nella direzione di eventuali castighi di Dio o di colpe degliuomini, ma a cogliere anche in fatti tremendi come questi un invito alla conversione".Il vescovo spiega che questo significa un invito a ritrovare un rapporto sempre più vero e giusto con la nostra vita, con gli altri, con Dio. Significa, concretamente, vedere la nostra vita come una realtà bella, meravigliosa, ma fragile e sempre esposta ad una fatale conclusione; una realtà che da noi stessi non possiamo garantire nella sua solidità e continuità. Per questo abbiamo l'assoluta necessità di poter sperare in Qualcuno che garantisca una promessa di vita capace di superare la radicale insufficienza delle nostre possibilità. "In questo senso siamo tutti invitati a vivere responsabilmente la fede e la fraternità continuando a pregare (come io stesso mi impegno a fare) per coloro che sono stati così duramente colpiti ieri notte ed essendo vicini, con discrezione e rispetto, alle loro famiglie e alle loro comunità", conclude Pizziolo.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: