venerdì 31 gennaio 2014
È il bilancio del lavoro svolto nel corso del 2013 dal Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria.
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Oltre 159 milioni di euro di beni confiscati e 630 milioni sequestrati. È il bilancio del lavoro svolto nel corso del 2013 dal Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria, con la dipendente Sezione Operativa di Catanzaro. Si tratta di beni mobili, immobili, aziendali, quote e capitali societari, autoveicoli sottratti ai clan della 'ndrangheta. Nel corso dell'anno si è proceduto inoltre all'arresto di sei persone indiziate, a vario titolo, di appartenenza alla mafia calabrese nelle sue varie articolazioni territoriali e responsabili di altri delitti.Al fine di prevenire e reprimere le infiltrazioni criminali nel settore degli appalti pubblici, altro obiettivo della Dia, di concerto con le Prefetture delle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Cosenza sono stati effettuati 21 accessi ai cantieri sul territorio regionale e monitorate oltre 150 imprese. "I risultati conseguiti - spiega una nota della Dia Reggina - sono stati corroborati dalla costante sinergia con le Direzioni Distrettuali Antimafia di Reggio Calabria e Catanzaro".
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