lunedì 4 gennaio 2010
Il presidente del Consiglio ha incontrato Alberto Torregiani, figlio di Pierluigi, il gioielliere assassinato dall'ex terrorista rosso nel febbraio 1979. Per Berlusconi «questa vicenda non riguarda i buoni rapporti che abbiamo con il Brasile, ma un caso di giustizia per cui i nostri rapporti con quel Paese non cambieranno a causa di questa situazione». Intanto resta alta la tensione Italia-Brasile e continuano le dichiarazioni contro Brasilia mentre si sono svolti in molte città sit-in e manifestazioni di protesta bipartisan per il no dell'ex presidente Lula.
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Resta alta la tensione Italia-Brasile e continuano le dichiarazioni al vetriolo contro Brasilia mentre si sono svolti in molte città sit-in e manifestazioni di protesta bipartisan per il no dell'ex presidente Lula all'estradizione di Cesare Battisti in Italia. «Mi sono radicato nell'idea che Battisti ha rivestito di ideologia politica una sua realtà di criminale vero». Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al termine dell'incontro con Alberto Torregiani, figlio di Pierluigi, il gioielliere assassinato da Cesare Battisti nel febbraio 1979. «Questa vicenda non riguarda i buoni rapporti che abbiamo con il Brasile, ma un caso di giustizia per cui i nostri rapporti con quel Paese non cambieranno a causa di questa situazione», ha poi aggiunto. E la richiesta di estradizione al Brasile non è «un fatto di vendetta, vogliamo si affermi la giustizia che ogni volta che è lesa riguarda tutti».Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è rimasto colpito dalla storia della famiglia Torregiani e, in particolare, di Alberto, che è rimasto su una sedia a rotelle. «La sua - ha spiegato Berlusconi - è una vicenda che mi ha colpito molto. Il signor Torregiani non solo ha perso il padre, ma ha subito una grave infermità. Proprio lui che, ho saputo oggi, da ragazzo giocava bene al calcio e avrebbe voluto militare nelle giovanili del mio Milan».A GENNAIO CONFERENZA A BRUXELLES, ARRIVARE FINO ALLA CORTE DELL'AJASilvio Berlusconi ha annunciato che la terza settimana di gennaio a Bruxelles con il Partito popolare europeo sarà organizzata una conferenza stampa sul caso di Cesare Battisti. «Ho espresso la mia solidarietà, quella del governo e della mia parte politica - ha detto Berlusconi - e ho proposto al signor Torregiani di venire a Bruxelles la terza settimana di gennaio dove, con il Partito popolare europeo, organizzeremo una conferenza stampa per far conoscere la realtà dei fatti e arrivare fino alla Corte di giustizia dell'Aja». Il presidente del Consiglio ha quindi spiegato di aver aderito all'iniziativa del sottosegretario Daniela Santanchè di incontrare Alberto Torregiani: «Mi sono intrattenuto con lui, mi ha raccontato il suo caso e sono rimasto molto impressionato».TORREGIANI, SPIEGHEREMO A TUTTI DOVE STA LA VERITA'Alberto Torregiani ha aderito alla proposta formulata dal presidente del Consiglio di partecipare a una conferenza stampa a Bruxelles per spiegare la vicenda della mancata estradizione dal Brasile del terrorista Cesare Battisti.«Noi come famigliari della vittime - ha spiegato Torregiani - abbiamo preso una linea che è quella di raccontare la verità. Siamo convinti non ci sia altro modo se non raccontare i fatti. La conferenza stampa è la condizione migliore per fare emergere e per spiegare alla gente dove sta la verità sperando così che la giustizia possa essere applicata». Torregiani, che è rimasto a colloquio per circa 25 minuti con il presidente del Consiglio, ha ringraziato per la solidarietà che il premier ha espresso a nome anche del governo.LE REAZIONI DEL MONDO POLITICO«Una pugnalata alle spalle»: il ministro della Difesa Ignazio La Russa è tornato sulla scelta di Lula definendo «un regalo ai radical-chic francesi e all'ultra sinistra brasiliana» la mancata estradizione dell'ex terrorista rosso che «non ha mai avuto una parola di pietà per le vittime». Nel frattempo in Brasile i legali di Battisti hanno presentato un'istanza per ottenere la «scarcerazione immediata» dell'ex terrorista rosso spiegando che deve essere «contestuale alla pubblicazione della decisione presidenziale». Pubblicazione che è infatti avvenuta sulla Gazzetta ufficiale brasiliana.La Russa ha rivelato di aver avuto in passato un pranzo con il suo omologo brasiliano, nel corso del quale, questi gli aveva parlato «informalmente di una previsione positiva» per l'estradizione di Battisti. Il ministro, ha ricordato La Russa, «non aveva manifestato dubbi sul rispetto del trattato di estradizione italo-brasiliano» nella vicenda dell'ex terrorista dei Pac e, allo stesso modo, aveva parlato della «sentenza della Suprema corte che era già intervenuta», dando «per certa l'estradizione». Una mozione parlamentare per condannare la «vergognosa» decisione del Brasile sull'estradizione di Cesare Battisti e «per dare forza alle iniziative del governo», è stata annunciata dal capogruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri.Anche la Lega Nord ha definito la decisione del presidente Lula «indegna di un Paese civile». Nel frattempo, il Brasile se la prende comoda. E il dossier Battisti non sembra essere una priorità per la neo presidente Dilma Roussef. A mezzogiorno di ieri la decisione di Lula non era ancora arrivata al Supremo Tribunale Federale brasiliano anche se è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale. Secondo un portavoce del massimo organo del potere giudiziario a Brasilia, «la posizione di non dare trattamento urgente al caso Battisti», presa venerdì dal presidente del Supremo Tribunale Federale, Cezar Peluso, «continua uguale». In cantiere, con tempi e modi tutti da definire, un'iniziativa di solidarietà dei Paesi Ue con l'Italia. Ne hanno parlato - secondo quanto riporta il quotidiano Folha de Sao Paulo - gli ambasciatori di Spagna, Portogallo e Regno Unito in occasione della cerimonia di insediamento della nuova presidente Dilma Rousseff avvenuta l'altro ieri a Brasilia. ma prima di prendere una decisione - spiega il quotidiano brasiliano - Madrid, Lisbona e Londra intendono comunque aspettare gli sviluppi della vicenda.LE MANIFESTAZIONI DI PROTESTAOggi, intanto, mobilitazione e sit in davanti ai consolati brasiliani di Bari, Bologna, Milano, Napoli e Firenze. Proteste e fiaccolate a Roma, dove è stato contestato Di Pietro. Molti esponenti del Pdl, del Movimento per l'Italia, dell'Udc prima e dell'Idv e del Pd dopo, si sono riuniti in Piazza Navona a Roma, davanti all'ambasciata del Brasile, per ribadire, senza bandiere di partito, il «no» alla decisione di Lula di non estradare Battisti. Diversi gli striscioni esposti dai manifestanti, che chiedono a gran voce «giustizia e non vendetta» e definiscono Lula e Battisti «vigliacchi». «Siamo qui perché il governo farà tutto quello che può fare per estradare Cesare Battisti che è un criminale» ha detto Daniela Santanchè. La deputata del Pdl ed altri esponenti di maggioranza hanno anche chiamato in causa Carla Bruni. Secondo Bruno Berardi, presidente dell'associazione «Domus civitas - vittime del terrorismo e mafia», la moglie del presidente francese sarebbe intervenuta personalmente presso Lula perché Battisti non fosse estradato.«Se Carla Bruni ha fatto questo, si vergogni» è stato il commento della Santanchè. «Aderiamo convintamente alle manifestazioni di protesta che si svolgeranno oggi sotto le rappresentanze diplomatiche del Brasile per chiedere al nuovo governo di Brasilia di estradare il terrorista Cesare Battisti»: lo ha dichiarato, in una nota, Virgilio Falco, responsabile nazionale di Studenti per le Libertà-Scuola, movimento studentesco vicino ai giovani del Pdl. «Speriamo vivamente - prosegue Falco - che il pressing diplomatico che sta egregiamente svolgendo in questi giorni il ministro degli esteri Franco Fattini, possa portare a fare giustizia su questa vicenda che ha offeso i familiari delle vittime di Battisti e, con la decisione di Lula, tutto il popolo italiano».Un centinaio di persone si è riunito a Roma, a piazza Navona davanti all'ambasciata del Brasile, per ribadire il ''no'' alla decisione del Brasile di non estradare Cesare Battisti. Diversi gli striscioni esposti dai manifestanti che chiedono a gran voce ''giustizia e non vendetta'' e definiscono Lula e Battisti ''vigliacchi''. Massiccia la partecipazione di esponenti del Pdl, del Movimento per l'Italia, dell'Udc al sit-in di protesta.BRASILIA, NO ESTRADIZIONE NON C'ENTRA CON IDEOLOGIAL'ideologia non ha nulla a che vedere con la decisione dell'ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva di negare l'estradizione verso l'Italia per l'ex terrorista rosso Cesare Battisti. Lo afferma oggi il nuovo ministro della Giustizia del governo della presidente Dilma Rousseff, José Eduardo Cardozo, in un'intervista alla Bbc brasiliana. «La questione dell'asilo politico non dipende dalla dimensione ideologica del rifugiato - ha sottolineato il nuovo ministro -. Il Brasile ha già concesso l'asilo ad altri personaggi senza tenere in conto il valore degli atti commessi in precedenza, come nel caso di ex dittatori (Alfredo Stroessner, feroce ex dittatore del Paraguay, è vissuto a Brasilia fino alla morte nel 2002, ndr). Ragion per cui mi sembra strano che in questo caso specifico si voglia insistere sulla dimensione ideologica della decisione di Lula», ha concluso Cardozo. Iniziative europee a sostegno dell'Italia sul caso Battisti sarebbero viste a Brasilia come «un'offesa dei rapporti che si costruiscono tra nazioni in materia di sovranità, perché la decisione del presidente Lula rientra strettamente nell'ambito della legalità, è basata sull'ordine giuridico brasiliano e segue le direttive dettate in precedenza dal Supremo Tribunal Federal (la Corte costituzionale brasiliana, ndr)». Ha continuato Eduardo Cardozo, dicendosi convinto comunque che tali iniziative non ci saranno. «È naturale che ci siano applausi e critiche ad una decisione difficile e complessa come quella a riguardo di Battisti - ha osservato il neo ministro - ma questo non significa che si possa e si debba mettere in questione la sovranità del Brasile in una faccenda su cui ha tutto il diritto di decidere. Io credo che i Paesi debbano rispettarsi a vicenda nell'ambito delle loro decisioni di sovranità».
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