Adottare iniziative comuni contro il
gioco d'azzardo: questo l'obiettivo di un incontro, oggi, in
Comune a Pavia, definito il primo "Tavolo no slot", tra gli
amministratori delle città lombarde per affrontare il tema della
ludopatia. Alla riunione sono intervenuti i rappresentanti dei
comuni capoluogo della Lombardia, ad eccezione di Como, Varese e
Mantova. "Abbiamo avuto la conferma che su questo tema Pavia può
svolgere un ruolo importante", ha sottolineato il sindaco
Massimo Depaoli.
"Dalla riunione di oggi - ha aggiunto il vicesindaco di
Pavia, Angela Gregorini - è emersa soprattutto la volontà di
adottare iniziative comuni contro la diffusione delle slot
machine nei locali pubblici. Il modello è quello dell'ordinanza
che limita l'utilizzo di questi giochi in alcune ore della
giornata, vietandolo tassativamente per il resto del tempo".
Questa ordinanza è già stata adottata a Lecco, Milano e Pavia. A
Lecco, dopo un'iniziale sospensiva disposta dal Tar dopo un
ricorso presentato da alcuni esercenti, il provvedimento è
tornato ad essere operativo in seguito alla decisione del
Consiglio di Stato che ha ritenuta conforme alla legge la
decisione dell'Amministrazione comunale. La giunta di Pavia si
augura, quindi, che l'ordinanza firmata dal sindaco Depaoli
poche settimane fa, e poi sospesa in seguito a un ricorso, possa
presto tornare ad essere applicata.
"Il 'tavolo no slot' della Lombardia - ha spiegato ancora il
Gregorini - ha auspicato che le scelte adottate dai comuni
capoluogo per limitare il gioco d'azzardo possano essere
condivise anche dalle altre amministrazioni presenti nei
territori provinciali. È più che mai necessario un fronte
comune per arginare il diffondersi delle slot". Accanto al
"Tavolo politico" potrebbe presto essere costituito anche un
"Tavolo tecnico" con i rappresentanti delle polizie
locali.