venerdì 30 luglio 2021
Le testimonianze dei volontari che si occupano dei problemi di genitori e figli al centro dell'evento, al quale prendono parte anche l'arcivescovo Lauro Tisi e Marco Tarquinio
Avvenire e Vita Trentina illuminano il "Cantiere famiglia"

Siciliani

COMMENTA E CONDIVIDI

Scende dai monti della Val di Fassa e del Primiero, dove si sono tenute le prime quattro edizioni, la quinta festa di Avvenire con il settimanale Vita Trentina. E fa tappa a Rovereto (Trento), città natale di Antonio Rosmini, protetta dalla Campana dei Caduti "Maria Dolens" alla vigilia, fra l’altro, della festa patronale del 5 agosto. Una comunità che offre all’attenzione nazionale una risposta sociale d’avanguardia: il "Cantiere Famiglia", servizio attivo da 8 anni in città in ascolto dei bisogni relazionali e del malessere familiare lanciato dai quattro decanati della Val Lagarina e cresciuto in tandem con realtà civili e Comunità di Valle.

"Cantiere famiglia" s’intitola anche la festa trentina per recuperare le idee forti dell’esortazione apostolica di papa Francesco Amoris Laetitia, nello speciale Anno voluto dal Pontefice, e fare il punto sui lavori in corso nelle politiche familiari. Oggi l’incontro che avrà inizio alle 17.30 nella spaziosa aula della chiesa della Sacra Famiglia (in diretta sulla pagina Facebook di Avvenire e di Vita Trentina) sarà aperto dal parroco don Ivan Maffeis, profondo conoscitore delle realtà dei media cattolici, tornato da pochi mesi a Rovereto, dopo tanti anni in Cei, al vertice della pastorale delle Comunicazioni sociali. Seguiranno gli interventi del direttore dello stesso quotidiano dei cattolici italiani, Marco Tarquinio, del sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, e dell’amministratore delegato di Vita Trentina, Marcello Predelli, fino alla sintesi affidata all’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi.Al centro dell’incontro, aperto alla città e a tutti i lettori, la testimonianza dei volontari di "Cantiere Famiglia", Luisa Masera e Lorenza Azzolini, che, assieme all’ex parroco don Sergio Nicolli, già direttore dell’ufficio Famiglia della Cei, racconteranno perché molte famiglie, coppie in crisi relazionale o genitori e figli con difficoltà nel rapporto educativo, hanno trovato una risposta efficace in questo servizio gratuito. Risultano in crescita continua a partire dal 2013 i colloqui personalizzati, rivolti a persone di ogni estrazione e confessione: 212 solo lo scorso anno. Come mai l’esperienza è d’avanguardia? «Per il livello d’eccellenza garantito – anticipa la coordinatrice Franca Gamberoni –, che non si ferma alla fase dell’orientamento, ma si esprime in un ascolto qualificato, grazie alla consulenza di operatori qualificati e alla supervisione di un’équipe attrezzata a livello professionale». La formazione è anche una delle piste dell’associazione "Cantiere Famiglia" che, pure nel lockdown, ha offerto percorsi formativi per consulenti familiari sui temi delicati della violenza domestica e "dell’adolescente in clausura".

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: