Sempre più poveri si accalcano nelle stazioni ferroviarie o nelle immediate vicinanze. Per senzatetto ed emarginati rappresentano un punto di riferimento. Qui è più facile ottenere qualche spicciolo, trovare riparo alle intemperie, imbattersi in qualche ronda della carità.
Fanno preoccupare i dati del rapporto annuale dell'Onds,
l'Osservatorio nazionale sul disagio e la solidarietà nelle
stazioni italiane promosso dalle Ferrovie dello stato italiane e
dall'Anci, ora alla decima edizione: nel 2013 sono stati 215mila gli interventi di assistenza effettuati dagli Help center dislocati nelle stazioni
italiane, a beneficio di 25mila persone emarginate. Di queste,
ben la metà rappresentano "nuovi utenti", soggetti cioè che
proprio nel corso del 2013 si sono rivolti per la prima volta a
uno dei 14 sportelli/antenna della rete di solidarietà cittadina
concessi in comodato d'uso gratuito (per un totale di 18mila
metri quadri e un valore immobiliare di più di 120 milioni di
euro) dalle ferrovie dello Stato italiane e finanziati dagli
enti locali e dal Terzo settore.
Complessivamente il 70% degli utenti è rappresentato da
stranieri anche se, si fa sapere, la percentuale degli italiani
sta progressivamente aumentando. Significativo poi anche il dato
secondo cui le porte degli help center si aprono in media 725
volte al giorno, accogliendo 6 persone primi utenti ogni ora.
Un discorso a sè merita la stazione Termini di
Roma, snodo
nevralgico dei trasporti della Capitale oltre che rifugio di
tanti senzatetto. Qui infatti si è concentrato il picco delle
richieste di aiuto, quasi 37mila, con 17.482 per le quali è
stato necessario avviare e intraprendere un vero e proprio
percorso di recupero. Gli utenti sono stati 2.822, dei quali
2.163 uomini, 641 donne e 2 transgender. Il numero degli
stranieri è pari a 2.053.
Milano, invece, con 22.380 accessi complessivi, ha registrato
14.092 utenti dei quali 11.685 uomini e 2.402 donne. A
Bari sono
stati 10.890 gli accessi e 1.035 gli utenti, dei quali 903
uomini, 87 donne e 33 transgender; anche in questo caso gli
stranieri, 695, superano del doppio i 330 italiani. Numeri
importanti anche per gli accessi ai Centri di aiuto di
Napoli e
Torino: con 7.798 e 9.618 interventi effettuati.
"C'è sempre più gente che scivola drammaticamente nella
povertà, relativa o assoluta - ha commentato l'assessore alle
Politiche Sociali e Sport del Lazio, Rita Visini, intervenendo
alla presentazione del rapporto -. Questi dati non sono tanto la
testimonianza di un disagio delle stazioni ma dell'intera
comunità e ci chiamano in causa tutti. Chi scivola nella povertà
ciò che non fa più è accedere
alle cure sanitarie".
"Il nostro rapporto - ha spiegato Barbara Morgante,
direttore centrale Strategie e pianificazione di Ferrovie dello
Stato - dimostra come l'azienda sia impegnata socialmente mentre
i dati del rapporto ci rafforzano nella convinzione che gli help
center sono un servizio quanto mai necessario di fronte a un
fenomeno di allargamento della popolazione che ha bisogno".