Ha difeso la moglie da due banditi,
nella sua tabaccheria di Asti, ed è stato ucciso. È finita nel
sangue la rapina alla rivendita "Bacco Tabacco" di corso Alba.
Manuel Bacco, 37 anni, è morto sotto i colpi di pistola dei
malviventi, due uomini incappucciati che sono poi fuggiti
facendo perdere le loro tracce. Il delitto venerdì sera all'ora di chiusura. Il tabaccaio, che lascia un figlio, stava effettuando le ultime operazioni prima della chiusura serale. Pistola in pugno, i due malviventi hanno
fatto irruzione nel negozio. Secondo la prima ricostruzione dei
carabinieri, avrebbero tentato
di aggredire la moglie del titolare, che ha reagito per
difenderla.
I colpi di pistola, nel parapiglia, non hanno lasciato scampo
al tabaccaio, che si è accasciato a terra in una pozza di
sangue, mentre i malviventi si davano alla fuga.
La vittima è morta sul colpo, prima che l'ambulanza del 118
potesse prestargli i soccorsi del caso.
In tutta la provincia sono
stati allestiti posti di blocco, mentre gli esperti della
scientifica effettuavano i rilievi del caso sul luogo
dell'omicidio. I due malviventi secondo gli investigatori
sarebbero dei professionisti, senza scrupoli. La polizia
scientifica della questura di Asti sta esaminando le riprese
delle telecamere di sicurezza della zona, in particolare quelle
dislocate in prossimità della tabaccheria. Si cerca un'auto
bianca con la quale i banditi sono stati visti fuggire. Non
sarebbero riusciti a rubare l'incasso della giornata.
Nel frattempo il corpo senza vita della vittima è stato
portato nella camera mortuaria dell'ospedale di Asti, dove nelle
prossime ore sarà compiuta l'autopsia ordinata dal procuratore
delle Repubblica Giorgio Vitari. Questa mattina i carabinieri hanno compiuto un nuovo sopralluogo nella tabaccheria. Dalle prime informazioni gli inquirenti escluso che i due malviventi siano gli stessi che nelle ultime 48 ore hanno compiuto nell'astigiano altre due
rapine, una ad Isola d'Asti ed una a Moncalvo. In entrambi i
casi i malviventi non erano armati.
Il precedente a Torino. È il secondo tabaccaio ad essere ucciso negli ultimi giorni
in Piemonte. Una settimana fa, a Torino, Enrico Rigollet,
titolare di un bar tabaccheria, è stato picchiato a morte da uno
squilibrato a cui qualche ora prima si era rifiutato di regalare
un pacchetto di sigarette. "Sembrava una furia, non sono
riuscito a fermarlo in nessun modo", è il racconto del fratello
della vittima, che ha assistito impotente all'azione
dell'aggressore, arrestato poco dopo dai carabinieri.
"Non possiamo negare l'esistenza del male", ha affermato don
Elio Vittaz nell'omelia dei funerali del tabaccaio torinese, che
si sono svolti ieri ad Aosta, dove aveva la residenza. "La Terra
è schiava del male - ha aggiunto - è qui che troviamo le cause
di ogni sofferenza. Dal materialismo spunta l'individualismo, è
così che l'uomo diventa non una persona ma una cosa".