Rispondendo a un
invito del loro parroco, i bambini di Quercia, frazione di Aulla
(Massa Carrara), la scorsa notte si sono ritrovati davanti alla
chiesa, sotto la calza di 25 metri fatta calare dal campanile, e
hanno distrutto le loro armi giocattolo.
Alla messa per l'Epifania e alla fiaccolata per la pace, che
hanno preceduto il rito della distruzione delle armi
giocattolo, ha partecipato praticamente tutta la comunità del
paese, circa 500 famiglie, assieme a tanti curiosi, arrivati per
assistere al disarmo dei bambini.
Ideatore dell'iniziativa, nata per dire no alla guerra e alla
violenza, è stato don Roberto Turino. "Vorrei che questo
messaggio arrivasse anche ai nostri governanti - ha detto -
perché spesso sono loro ad armare e ad armarci. Forse avremmo
dovuto farle distruggere agli adulti queste armi".
Le pistole, i fucili e le spade di gomma sono stati radunati
per terra e a turno i bambini con martelli e bastoni li hanno
frantumati. Le armi giocattolo distrutte sono poi rimaste a
lungo davanti alla chiesa.
"L'umanità è già
troppo malata e violenta - aveva detto don Roberto Turini proponendo la singolare manifestazione -; non c'è bisogno di insegnare ai bambini a fare
la guerra e ad usare armi, seppur giocattolo. Eppure i genitori
continuano a regalare pistole, mitragliette e fucili. È
tristissimo vedere bambini che giocano a fare la guerra".