giovedì 13 settembre 2012
​Due rappresentanti sindacali hanno trascorso la notte a 70 metri d'altezza su una cisterna d'acqua all'interno dello stabilimento di Portovesme. Barca: «Intendiamo restare qui a oltranza»
COMMENTA E CONDIVIDI

​Un freddo «micidiale» a causa del forte vento di tramontana che a 70 metri d'altezza spirava ancora più violento, la pioggia, niente da mangiare e solo il telo di un sacco come coperta. Così i segretari della Fiom-Cgil, Franco Bardi, e della Fim-Cisl del Sulcis, Rino Barca, entrambi operai dell'Alcoa, hanno trascorso la notte sulla torre dello stabilimento di Portovesme. «Dopo la riunione deludente di ieri - ha detto Barca - ci siamo guardati in faccia e abbiamo preso la decisione senza pensarci su più di tanto e, nonostante tutto, intendiamo restare qui a oltranza».

Accampati sulla riserva d'acqua dello stabilimento Alcoa di Portovesme. «Abbiamo ricordato tutta la nostra storia in fabbrica - racconta Franco Bardi,- io qui ci sono da 23 anni, Rino da 34, ora siamo molto preoccupati ma altrettanto motivati a difendere il nostro posto di lavoro».Ieri notte il sindacalista della Fiom ha ricevuto la telefonata della «sua segretaria» della Cgil, Susanna Camusso. «le ho spiegato che il nostro non è un gesto da irresponsabili - spiega Bardi - ma un atto necessario per una vertenza sempre più aspra. Noi siamo in prima fila con i lavoratori e abbiamo ritenuto che fosse necessario farlo in prima persona salendo fin quassù». Una notte difficile a causa del maltempo. «C'è stato molto vento e ora piove, non abbiamo dormito nulla cercando di scaldarci a vicenda - dice Rino Barca della Fim Cisl - noi però vogliamo andare avanti, qui è necessario che si intervenga in tempi rapidi».Numerosi gli attestati di solidarietà e sostegno ai due sindacalisti, anche davanti l'ingresso secondario dellafabbrica, a un centinaio di metri dal pilone dove sono in presidio. «Per tutta la notte abbiamo visto molte auto qui sotto - racconta ancora Barca - non può che farci piacere, noi siamo determinati ad andare avanti, adesso servono risposte e atti concreti».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: