Nei primi nove mesi del 2014 ogni italiano
ha acquistato circa 23 confezioni di medicinali, di cui 14 in
regime di assistenza convenzionata. I farmaci per il sistema
cardiovascolare si confermano i più utilizzati, mentre al primo
posto per prescrizione - tra quelli del sistema nervoso centrale
- si confermano gli antidepressivi. La spesa farmaceutica
nazionale totale è stata invece pari a 19,9 miliardi di euro, il
75,6% dei quali rimborsato dal servizio sanitario nazionale. Sono
alcuni dei dati contenuti nel rapporto nazionale 'L'uso dei
farmaci in Italià (gennaio-settembre 2014), realizzato
dall'Osservatorio nazionale sull'impiego dei medicinali (Osmed)
dell'Aifa, e presentati oggi presso la sede dell'Agenzia italiana
del farmaco.
"I dati relativi all'uso dei farmaci in Italia- ha spiegato
Luca Pani, direttore generale dell'Aifa- confermano
la crescita
costante, seppur contenuta, dei consumi e della spesa
farmaceutica totale. A fronte della riduzione della spesa
convenzionata (-2,2%) assistiamo alla crescita della
compartecipazione a carico del cittadino e ad un aumento della
spesa per i medicinali acquistati dalle strutture sanitarie
pubbliche (+5,6%)". Per quanto riguarda l'aderenza ai trattamenti
farmacologici- ha proseguito Pani- "ampi margini di miglioramento
riguardano sia gli antidepressivi sia i farmaci per i disturbi
istruttivi delle vie respiratorie".
Quasi tutte le regioni, ha fatto sapere ancora il direttore
generale dell'Aifa, "hanno ridotto la spesa convenzionata e la
Sicilia è la regione che ha maggiormente ridotto i consumi
(-3,6%) e la spesa pro capite (-12%)", ha concluso."L'analisi dei dati OsMed - aggiunge Pani - ci consente di riscontrare ancora importanti sacche di inappropriatezza nell'uso dei farmaci per il trattamento dell'ulcera e dell'esofagite, ma anche nell'uso degli antidiabetici. Per quanto riguarda l'aderenza ai trattamenti farmacologici, ampi margini di miglioramento riguardano sia gli antidepressivi che i farmaci per i disturbi ostruttivi delle vie respiratorie. C'è un allarme per il calo delle vaccinazioni obbligatorie tra i bambini. Si tratta di un problema serio di sanità pubblica, perchè le vaccinazioni sono un importante elemento primario di prevenzione". A mettere inguardia è stato oggi il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in occasione della presentazione del Rapporto Osmed dell'Aifa. "Le vaccinazioni obbligatorie dei bambini vanno fatte, perchè salvano la vita. Va detto - ha concluso il ministro - che senza vaccinazione non esiste l'eradicazione di una malattia, perchè i virus possono sempre tornare".Per quanto riguarda il consumo dei farmaci a livelloregionale- fa sapere ancora l'Aifa- si conferma un maggiorutilizzo di farmaci nel centro-sud, con il Lazio che si collocaal primo posto per dosi medie giornaliere per mille abitanti,seguito da Calabria, Puglia e Sardegna, mentre i consumi piùbassi sono stati rilevati nella provincia di Bolzano (764,6 dosimedie giornaliere per 1.000 abitanti), in Liguria, Veneto eLombardia. La Sicilia è la regione che ha ridotto di più iconsumi rispetto allo stesso periodo del 2013 (-3,6%), il Moliseha registrato l'incremento maggiore (+5%).