martedì 12 gennaio 2021
Verrà ricordato tra coloro che hanno contribuito a dare un volto nuovo alla città brianzola a partire dal dopoguerra. Il prevosto Bellora: «Auguro a ogni prete di poter avere un amico come luie»
Pasquale Valtolina

Pasquale Valtolina - .

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Le Acli di Vimercate intitoleranno un’aula della sede a Pasquale Valtolina, Fausto Fumagalli e Ambrogio Rocca, «tre soci fondatori che con il loro servizio, entusiasmo e volontariato – sottolinea il presidente Lino Oldrati – hanno contribuito a fare delle Acli un punto di riferimento sociale per la città». Una scelta che arriva alcuni giorni dopo la scomparsa di Valtolina, un cristiano che nella lettura, nella ricerca del positivo e nello spirito di servizio verso gli altri, ha fondato la sua vita. Giovedì scorso, nel rispetto delle norme Covid, tanti amici hanno dato l’ultimo saluto a Pasquale; fra loro c’era anche il sindaco Francesco Sartini con il gonfalone della città.

Pasquale verrà ricordato fra i vimercatesi che hanno contribuito a dare un volto nuovo alla città che dal dopoguerra è riuscita a trasformare il volto agricolo-manifatturiero, diventando uno dei poli lombardi per eccellenza dell’hi-tech. Dopo il diploma di ragioniere, Pasquale era stato assunto dalla Cassa di Risparmio, dove grazie alle sue capacità, era diventato funzionario negli anni Settanta. Sono questi gli anni che vedono il giovane Valtolina impegnato anche nell’oratorio; sotto la guida del giovane prete don Italo Monticelli organizza e trasforma la vita oratoriana.

I decenni Cinquanta/Sessanta sono quelli in cui la domenica si vendono a Vimercate 300/400 copie del quotidiano "L’Italia", la voce delle diocesi, a cui si abbona subito Pasquale con i suoi primi stipendi. Il 4 dicembre 1968 nasce "Avvenire"; da subito, Pasquale vi si abbona. Il suo spirito di ricerca, la sua voglia di tenersi informato, di confrontarsi, lo portano a conservare ogni copia di questa «voce preziosa del Papa e dei vescovi», come dice ogni volta che riconferma la sua adesione al quotidiano. Raccoglie ogni foglio del giornale, giorno per giorno, mese per mese, lega le copie scrivendo su di un cartoncino l’annata.

Una vecchia copia di Avvenire della collezione completa di Pasquale Valtolina

Una vecchia copia di Avvenire della collezione completa di Pasquale Valtolina - .

Quando la cantina di casa non è più sufficiente, trova due locali dove trasferisce la sua biblioteca giornalistica. Con le copie di "Avvenire" ci sono tutti i numeri di "Parola Amica", il mensile della parrocchia di Santo Stefano. «Ci sono anni – confida – che facevo fatica a ritrovarmi con la linea editoriale. Ma era pur sempre la voce dei cattolici, andava sostenuta».

Lo scorso 27 dicembre era in segreteria parrocchiale per il rinnovo anche di quest’anno, poi la morte improvvisa il 1 gennaio. La moglie Angela, la figlia Laura, il genero Gianmarco, la sorella Sandra raccontano con quanto interesse si sprofondasse nella lettura di "Avvenire", alzando la voce quando qualche pezzo lo contrariava.

La raccolta di Avvenire di Pasquale Voltolina

La raccolta di Avvenire di Pasquale Voltolina - .

Monsignor Giuseppe Ponzini, prevosto emerito, celebrando le esequie dove ha ricordato la fede che ha illuminato la vita di Pasquale, nel suo impegno per la città. L’ex sindaco di Vimercate Enrico Brambilla si è soffermato sulla vita amministrativa e la sua lunga presenza in consiglio comunale, dal 1993 al 2006, per nove anni è stato anche presidente del consiglio, ma anche sulla passione calcistica per il LaneRossi Vicenza.

A Pasquale si deve inoltre la nascita della libreria cattolica "Il Gabbiano", aperta nel 1979; il direttore Claudio Farina ha ricordato l’impegno con Fausto Fumagalli per far crescere questa realtà culturale. Il prevosto don Mirko Bellora, dopo aver citato le sue grandi competenze, riferendosi poi all’amicizia con don Monticelli, ha concluso con questo ricordo: «Auguro a ogni prete di poter avere un amico come Pasquale, così come è toccato a don Italo».




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