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Newsletter. Ma il "modello Caivano" contro il disagio e il crimine minorile funzionerà?

venerdì 8 settembre 2023

Cartelloni stradale a Caivano

Il "modello Caivano" contro la criminalità minorile funzionerà?

Dopo il “modello Tunisia” per cooperare coi Paesi di partenza dei migranti, ecco il “modello Caivano” per contrastare la criminalità minorile e alleviare il disagio delle periferie. A una settimana dalla visita del governo nel comune alle porte di Napoli teatro dei turpi abusi di gruppo su due bambine, il Consiglio dei ministri giovedì ha varato l’annunciato pacchetto di provvedimenti. (QUI LE MISURE) Il pacchetto da un lato introduce norme «per il risanamento e la riqualificazione del territorio», e dall’altro interviene «sull’applicabilità delle misure cautelari ai minori di 18 anni, con l’obiettivo di sanzionare e dissuadere dal tenere comportamenti contrari alla legge». Molti i dubbi sollevati dal decreto: da una parte la sua concreta applicabilità, visto che le carceri minorili sono piene e i Tribunali già intasati, dall'altro l'efficacia di misure "securitarie" non accompagnate adeguatamente da misure di coinvolgimento del territorio nell'impegno educativo. Don Maurizio Patriciello in un editoriale pubblicato oggi su Avvenire, scrive che un giro di vite era necessario. "Si può considerare un minore il sedicenne che, uscito di casa con la pistola in tasca e dopo aver ammazzato, se ne va a giocare a carte? A mio avviso, no. Oggi, e soprattutto nei quartieri a rischio, i ragazzi maturano in fretta. La strada, il facile guadagno dovuto alla vendita della droga, il mondo on line cui accedono senza controlli e senza discernimento, sono pessimi maestri. Mafia, camorra, ‘ndrangheta, iene sanguinarie e senza scrupoli, affidano a questi minori i lavori più sporchi, ben sapendo che rischiano poco o niente. Ci voleva un giro di vite? A mio avviso – e lo dico con grande dolore – sì".

I droni in guerra come i kamikaze: il (peggior) frutto dell'intelligenza artificiale

Dopo l’Ucraina la guerra non sarà più come prima. I droni si sono impossessati della scena e non la abbandoneranno presto. Mai si era visto un impiego così massiccio di robot aerei, marittimi e terrestri. Purtroppo è il trionfo dell’intelligenza artificiale piegata a scopi bellici. Russi e ucraini si stanno prodigando in uno sforzo immane: stanno sfornando droni a iosa, di ogni tipo e dimensione. Alcuni sono ingegnosi. Sfidano la fisica del volo e del nuoto: i droni sono i kamikaze del XXI secolo, federano militari e civili, fondi pubblici e privati, spinoff universitari e grossi attori come Kalashnikov, Rostec, Ua Dynamics, Athlon Avia e Ukrspecsystem. Tutti concorrono alla guerra, con soluzioni talvolta inedite, capaci di rivoluzionare il conflitto aero-navale e di imporre nuove sfide agli stati maggiori. Racconta il loro uso l'esperto Francesco Palmas.

Ecco l'effetto del porno sul cervello del ragazzi (parola di psichiatra)

"Una predisposizione alla ricerca di stimoli ulteriori ed anche estremi e una spinta verso comportamenti sempre più impulsivi e scarsamente riflessivi". Il furto "della capacità di costruire intimità sane": sono molti i danni causati dal consumo di porno tra i ragazzi. E mentre il governo cerca di varare norme che possano limitarne la fruizione, tramite la diffusione delle applicazione di parental control, lo psichiatra Tonino Cantelmi racconta al nostro Luciano Moia cosa succede in un cervello ancora in formazione. "L’erotizzazione precoce dell’infanzia e l’impatto diffuso della pornografia negli adolescenti generano complesse alterazioni dello sviluppo psicoaffettivo. Tra queste l’incapacità di gestire l’intimità e il conseguente cortocircuito sessuale-aggressivo. E tutto ciò sta avvenendo con una velocità sorprendente e con adulti statici e incapaci di cogliere i fenomeni descritti".

Strage di Ustica, le piste non battute che portano a Roma, Londra e Tripoli

Dopo le affermazioni dell'ex premier Giuliano Amato che ha chiamato in causa la Francia, la riapertura del dibattito intorno alla strage di Ustica - l'aereo Itavia precipitato nel Tirreno il 27 giugno 1980 con 81 persone a bordo - ha riportato alla memoria episodi trascurati. Se infatti la politica sembra intenzionata a rivendicate la verità in direzione di Parigi, i familiari delle vittime chiedono di non dimenticare il ruolo dell'Italia. Il nostro Paese, infatti, ha offerto una copertura a esponenti libici quali l'ex premier e ministro degli Esteri Jallud, in origine stretto collaboratore e poi avversario del colonnello Gheddafi, il quale è stato protetto dai servizi segreti italiani. Dopo una iniziale disponibilità a fornire nuove informazioni, Jallud si è chiuso nel silenzio potendo ancora contare sul sostegno italiano, come scrive il nostro Nello Scavo. All'epoca della caduta del regime di Gheddafi, buona parte degli archivi segreti del colonnello libico vennero presi in consegna dagli 007 di Londra. Perciò i familiari delle vittime chiedono al governo italiano di non rivolgersi solo a Parigi, ma pretendere collaborazione anche dal Regno Unito e dalle attuali autorità libiche sostenute politicamente e finanziariamente da Roma.

Al via il 1 ottobre il "carrello antinflazione": spesa a prezzi contenuti

Al via il 1 ottobre il "trimestre anti-inflazione" che terminerà appunto il 31 dicembre. Hanno aderito tutte le principali sigle dell'industria del largo consumo, con l'obiettivo di contenere i prezzi del carrello della spesa. L'idea è avere una selezione di articoli a cui si accompagnano iniziative come prezzi fissi, sconti o acquisti in blocco. Nel carrello anti-inflazione, che il ministro Urso ha chiamato "tricolore" ci saranno beni alimentari ma anche altri prodotti di largo consumo: dall'igiene personale a quella per la casa.

A Cassibile 80 anni fa la firma dell'armistizio che cambiò la storia

La firma che cambiò il corso della storia e gli equilibri geopolitici nel Mar Mediterraneo venne apposta in contrada Santa Teresa Longarini, a quasi tre chilometri dal centro abitato di Cassibile. Qui il 3 settembre 1943 alle 17.15, nella tenda della mensa ufficiali dello Stato Maggiore americano, il generale Giuseppe Castellano, inviato dal maresciallo d’Italia Pietro Badoglio, sottoscrive i dodici articoli dello Short Military Armistice, il cosidetto “armistizio corto”. Sullo sfondo c’erano gli ulivi mentre sul tavolo c’erano tre copie del documento armistiziale che sarebbe stato reso pubblico dal generale Dwight D. Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate, l’8 settembre alle 18.30 tramite Radio Algeri e, successivamente, alle 19.45, dallo stesso Badoglio, capo del governo dal 25 luglio 1943. Un bell'articolo di Vincenzo Grienti rievoca l'atmosfera di quel giorno storico di 80 anni fa.

Il Vangelo di domenica 10 settembre commentato da padre Ermes Ronchi

La fraternità è il tesoro della storia.

"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello... ". Ascolta il podcast