L’assalto al Bundestag di Berlino pianificato – e fortunatamente non realizzato –
dal gruppo di estrema destra tedesco Reichbürger è parente stretto di quel QAnon che ispirò l’assalto a Capitol Hill a Washington il 7 gennaio 2021. Entrambi gli episodi, al netto degli aspetti folkloristici ci rivelano come fragili e al tempo stesso estremamente forti siano oggi le democrazie. La loro fragilità è sotto gli occhi di tutti: un manipolo di congiurati, una piccola orda di hooligans, una consorteria di paramilitari e membri deviati dei servizi di sicurezza possono sorprenderne e minacciarne la stabilità, gettando la società intera nell’incertezza e nella paura del domani. Ma questa fragilità è figlia della roccia dura su cui è stata edificata una società democratica, come scriveva nel 1942 Karl Popper nel suo
La società aperta e i suoi nemici. Ed è un fatto che le democrazie conservano una capacità di reazione che nessuno sciamano cornuto, nessun complotto di nostalgici dell’elmo chiodato prussiano potrà mai piegare. Come ben sanno i loro maldestri riferimenti politici e, più o meno volontari, fomentatori, da Donald Trump agli estremisti di Alternative für Deutschland.
Ne ragiona diffusamente Giorgio Ferrari.