Ecco i vincitori dei premi ai Colloqui fiorentini 2015. La prossima edizione sarà dedicata a Ungaretti.
Vincitori Biennio
Menzione d'onore 53 B Il Fanciullo e la Capra
Anna Bruzzone, Elena Bruzzone, Maria Letizia Catanoso, Federica Ciprandi, Elisa Porzio
Classe V B, II F Liceo Classico “Martin Luther King” Genova
Docente Referente Prof.ssa Giulia Del Giudice
Terzo 18 B Ultime Cose
Chiara Calvani, Lucia Fattori, Corinne Gattafoni, Elisa Giandomenico, Micaela Melatini
Classe V A
IIS “Leonardo da Vinci” Civitanova Marche (MC)
Docente Referente Prof.ssa Silvia Riccobelli
Molto difficile è affrontare con occhio e animo onesti quanto fragile sia la vita. Saba si è impegnato a raccontare il "triste cuore", "la parabola della vita delle cose di tutti i giorni". E questa tesina che analizza la sua poesia "epica ma non altisonante" accoglie la medesima sfida.
Secondo 52 B Veritas tra le righe
Ludovica Amico, Sara Gerini, Nicolò Matteucci, Valeria Puppo
Classe V B Ginnasio
Liceo “Martin Luther King” Genova
Docente Referente Prof.ssa Giulia Del Giudice
Un lavoro dettagliato e attento, ricco di domande spesso più ricche di tante facili risposte, e che, al pari di Saba, ripercorre le liriche del poeta e "prova a trovare nel loro profondo la nostra verità: è chi può dire che non sia la stessa del poeta?"
Primo 9B Voce del desiderio o desiderio della voce?
Benedetta Baccani, Pietro Bucchioni, Sofia Giovarruscio, Beatrice Lazzeri, Niccolò Mancusi
Classe II
Liceo Classico “Santa Maria degli Angeli” Firenze
Docente Referente Prof.ssa Debora Sagrazzini
Una tesina ricca di spunti e originale anche nella sua stesura, fatta di frasi brevi ma incisive e suggestive. "Se tutti scorgono l'acqua (il poeta) vede il mare", e questa tesina guarda nella sua stessa direzione.
Triennio
Menzioni d'onore
230 T “S’io non lo so, non lo saprebbe alcuno oggi nel mondo dire”
Sofia Cattaneo, Rachele Conti, Lucrezia Luti, Lorenzo Procida, Federico Rosa
Classe V CL A
Liceo Classico “Leone XIII” Milano
Docente Referente Prof.ssa Vera Bondi
351 T “Verità quindi amore”
Alessandro Campanella, Stefano Crescenzi, Krisi Koleta, Antonio Paris
Classe V C e V D
Liceo Scientifico “Giovanni Vailati” Genzano di Roma (RM)
Docente Referente Prof.ssa Iolanda Maria Fabbri
300T “Umberto Saba: la voce di uno sguardo”
Bianca Andrein, Dongyi Yu
Classe IV A
IIS “G. Magnagni” Salsomaggiore Terme (PR)
Docente Referente Prof.ssa Maura Valentini
152T “Struggente nostalgia di un avvenire che non fu mai”
Antonio Falcone, Giuseppe Sionne, Michele Viceconte
Classe IV C
Liceo Scientifico e Linguistico “P. Metastasio” Scalea (CS)
Docente Referente Prof.ssa Gabriella Foresta
Terzo 75T "Non vede quello che vedono tutti, e quello che nessuno vede adora"Marta Costi, Giada Pinzauti
Classe V N
Liceo Internazionale Linguistico Statale “Machiavelli-Capponi” Firenze
Docente Referente Prof.ssa Cecilia De Meo
Un personale viaggio nella poesia di Saba, alla ricerca con lui delle "leggi elementari della vita", un lavoro capace di validi raffronti anche con la grande tradizione cantautoriale italiana. Saba risulta così un innamorato della vita "perché quando ci si innamora si amano sia i pregi che i difetti dell'altro".
Secondo 92T "Una finestra su Saba"
Federica Babbi, Benedetta Cecchini, Rachele Donati, Giulia Martera, Camilla Senni
Classe V AL, V AS, V BS
Liceo “Marcello Malpighi” Bologna
Docenti Referenti: Prof.ssa Mila Ferroni, Prof.ssa Sabina Gerardi
Un lavoro che congiunge un taglio molto personale a una matura finezza di analisi, capace di illuminare il duplice movimento, spesso drammatico e lacerante, dello sguardo del poeta e della realtà esterna: ecco che persino il dolore può rivelarsi "quasi un caro amico".
Primo 271 "In questo è tutta la mia forza: guardare ed ascoltare"
Amir Badreddine, Eleonora Barbano, Marta Durantini, Chiara Salvolini, Antonella Valenza
Classe IV CM
Liceo Classico “Carlo Rinaldini” Ancona
Docente Referente Prof.ssa Ilaria Sebastiani
Un vero e proprio viaggio nelle liriche del poeta, ricco di suggestioni, finestre, punti di fuga-Dante, Leopardi, Manzoni, Hugo, ma sempre percorso da una matura capacità di giudizio personale. Uno sguardo che fa tornare voglia di rileggere Saba, e, in lui, noi stessi.
Narrativa
MENZIONE D’ONORE
25 N Anch’io avrò le mie giornate, ma quanto quanto variate
Sonia Ferluga, Veronica Grimalda, Diego Rigutti, Aurora Tavagnacco, Francesco Viezzoli
Classe IV D, V E
Liceo Scientifico Statale “Guglielmo Oberdan” Trieste
Docente Referente Prof. Paolo Banova
26 N Scorciatoie e raccontini: Saba in Saba
Valeria Morici
Classe IV AT
Liceo Classico C. Rinaldini Ancona
Docente Referente Prof.ssa Alessia Del Prete
1 N Sinfonia in blu di astri vorticanti
Mandija Enxhi
Classe IV G
Liceo Classico Statale “Ugo Foscolo” Albano Laziale (RM)
Docente Referente Prof.ssa Anna Valeri
Terzo: 14 N Max. Il cui cognome nessuno riusciva a pronunciare
Ginevra Di Salvo
Classe III G
Liceo Statale Indirizzo Linguistico e delle Scienze Umane “James Joyce”
Ariccia (RM)
Docente Referente Prof.ssa Daniela Riti
Anche in questo caso la voce narrante in prima persona riesce a evadere dal reticolato della privati-vità e riesce a tratteggiare una porzione di mondo reale che esiste intorno all’io. Un po’ affastellato per cumulo di motivi e un po’ patetico nell’epilogo, il racconto si segnala nondimeno per comples-siva tenuta narrativa e ha il merito di impostare con efficacia il punto di vista di un “diverso”, psico-logicamente e socialmente emarginato.
Secondo: 35 N Papà non sono tua figlia
Emanuela Coccoli
Classe IV C
Liceo Classico “Marco Tullio Cicerone”di Sala Consilina (SA)
Docente Referente Prof.ssa Annamaria Colucci
La voce narrante in prima persona giunge, parlando di sé, a superare il limite ricorrente di ogni scritto autobiografico: il compiaciuto indugio su divagazioni narcisistiche che non interessano il lettore. Qui la figura femminile che parla della propria vicenda biografica riesce a staccarsi da sé e a delineare la realtà affettiva e ambientale che le sta intorno. Anzi, la protagonista riesce a rendere bene il groviglio complesso dei sentimenti che la turbano e, al tempo stesso, riesce anche a tratteggiare un proprio critico autoritratto in controluce. Ne esce il profilo d’una giovane donna freddamente determinata, volitiva e impietosa. Il che non è poco.
Primo: 38 N Non si guarisce da sé stessi
Martina Cantarella
Classe IV C
Liceo Classico “Marco Tullio Cicerone” Sala Consilina (SA)
Docente Referente Prof.ssa Annamaria Colucci
Titolo
“Non si guarisce da se stessi”
Il breve scritto si distingue per la scelta anticonvenzionale del tema e per la qualità della scrittura, in niente appariscente, ma spedita, lineare, efficace. La prima persona narrante è una voce femminile che gradualmente si precisa e si definisce nel carattere, nella fisionomia interiore, nelle scelte di vita. Proprio nella sintetica gradualità di sviluppo che caratterizza la protagonista (al tempo stesso voce narrante e personaggio), da «menzognera» a «bugiarda», da ragazzina compiaciuta di sé a donna in odio a se stessa, sta il pregio maggiore della narrazione, che corre all’epilogo con eccellente ritmo di racconto.