sabato 10 febbraio 2018
Il 9 febbraio 1998 la Cei inaugurava il canale televisivo e la rete radiofonica InBlu Radio. Una scommessa vinta in un panorama di grandi network con un'identità inconfondibile. E gli ascolti crescono
TV2000 Vent'anni con l'anima e il cuore
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A Sanremo, Fiorello ci ha scherzato su: «Siamo colleghi di... Rosario », ha detto all’inviato di Tv2000 a proposito dei vent’anni dell’emittente cattolica. Ovvio il riferimento al nome proprio e al programma quotidiano in onda su Radio Deejay, Il Rosario della sera, promosso su alcuni quotidiani con un primo piano dello stesso showman in abito talare. «Io sono onoratissimo di chiamarmi Rosario – ha poi precisato –. Vi ho copiato, anzi ho preso spunto da voi. Non voglio essere blasfemo, uso e gioco con il mio nome. Io sono devoto alla Madonna del Rosario. È una finzione, è un po’ come quando Terence Hill si traveste da prete per interpretare don Matteo. E perché lui sì e io no? Vi mando un abbraccio forte. E quindi colleghi, siamo colleghi di...Rosario!». In effetti, al di là degli scherzi da... “prete”, per Tv2000 il Rosario da Lourdes è uno dei punti di forza dell’emittente. Guai a chi lo tocca.

Ma la tv della Cei in questi vent’anni ha fatto grandi progressi che vanno al di là delle trasmissioni religiose, anche se non si può prescindere da tutto quello che riguarda il Papa: dalle celebrazioni in diretta alle udienze del mercoledì, dai viaggi apostolici alDiario di Papa Francesco in onda dal lunedì al venerdì. In questo, Tv2000 è una televisione che rende accessibile a tutti, senza filtri deformanti, l’attività e il magistero del Papa. Una tv che sa raccontare i grandi eventi ecclesiali, ma anche la vita quotidiana delle comunità locali, delle parrocchie, dei missionari. In poche parole, come si legge nel sito dell’emittente, «una tv con l’anima», che non ha paura di avere un’identità da spendere nel campo largo e variegato della comunicazione. Una tv convinta che per parlare a tutti ed essere scelta tra tante, deve essere innanzitutto se stessa. Una tv che si fa riconoscere attraverso uno sguardo diverso sulla realtà, utilizzando in modo originale la ricchezza del linguaggio televisivo. Una tv che fa informazione senza temere di essere fuori dal coro, che non si accontenta delle solite notizie e delle interpretazioni di comodo. Una tv che attraversa a viso aperto i territori ampi della cultura, che cerca nell’arte, nella musica, nei libri, nel cinema, nel teatro, nei media vecchi e nuovi, le tracce di una verità più grande. Una tv per l’uomo, una tv per chi crede e per chi cerca.

Come non pensare allora a C’è spazio, l’unico programma di astronomia presente nei palinsesti nostrani, oppure a Buonasera dottore, l’unico programma di medicina in prima serata. Per non parlare delle seconde serate caratterizzate da validissime incursioni nel mondo dello spettacolo a partire da Effetto notte, titolo mediato dal grande François Truffaut per un programma che ha l’ambizione di essere molto più di un semplice rotocalco d’informazione cinematografica. Per poi proseguire con Retroscena, l’unico programma televisivo che da dieci anni sta dentro il teatro: sul palco, in platea e dietro le quinte. L’elenco a questo punto diventerebbe lungo, con il rischio di dimenticare qualche titolo. Di certo non si può non ricordare il recente Padre nostro, che ancora una volta ci ha proposto un Francesco autentico. E poi i programmi cult come Quel che passa il convento, Borghi d’Italia, Ci vediamo da Arianna o ancora i più recenti Benedetta economia, Avanti il prossimo e Segreti - I misteri della storia. C’è poi tutto il versante dell’informazione con il Tg2000 che ha visto nel corso degli anni moltiplicarsi il numero delle edizioni. E poi il TgTg, idea originale di un programma di informazione dedicato al raffronto tra i telegiornali della sera, fino al recente Buone notizie, un settimanale capace di scovare il positivo che si nasconde nelle situazioni e nei luoghi più impensati. Inoltre la cultura con Terza pagina e l’attività agonistica con Sport2000.

Di strada, insomma, Tv2000, insieme a InBlu Radio, in questi vent’anni ne ha fatta davvero tanta, dall’intuizione del satellite al digitale terrestre. Era il 1998 quando la Conferenza episcopale italiana diede vita alla prima messa in onda delle due emittenti. Il primo direttore di Tv2000, dal 1998 al 2005, è stato Emmanuele Milano, già direttore di Rai 1 e successivamente di Telemontecarlo. A seguire fino al 2014, la rete è stata diretta da Dino Boffo mentre l’informazione da Stefano De Martis. Dalla primavera del 2014 il nuovo direttore delle due emittenti è Paolo Ruffini, e il direttore dell’informazione, Lucio Brunelli. Oggi Tv2000, nella fascia della mattina, è la nona rete nazionale mentre InBlu Radio è un network che raggruppa un centinaio di emittenti che diffondono il segnale in tutta Italia. Dal 9 febbraio 1998 al 13 settembre 2009 il canale televisivo si è chiamato Sat2000 in riferimento al fatto che trasmetteva solo via satellite. Nel giugno del 2009 viene avviato un graduale restyling, terminato tre mesi dopo (settembre 2009) con la ridenominazione della rete in Tv2000 la cui esistenza è dovuta anche all’esistenza di tante tv locali radicate sul territorio, che prima, ai tempi del satellite, hanno rilanciato in chiaro il segnale e che ancora oggi fanno da cassa di risonanza e da serbatoio di idee collaborando ai programmi quotidiani come Bel tempo si spera, Siamo noi e Attenti al lupo. E come ha detto Gianni Morandi al solito inviato a Sanremo che gli chiedeva un augurio per il ventennale della propria emittente: «Vent’anni? Siete giovani, dovete arrivare a duemila di anni!».

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