Come molti maestri della letteratura fantastica, Stephen King ha sempre dimostrato una naturale propensione verso i temi teologici. Ora, in occasione dell’uscita del suo 58mo romanzo,
Revival (in libreria negli Usa dall’11 novembre), King ha deciso di uscire allo scoperto: «Credo in Dio», ha dichiarato in un’intervista a “Rolling Stone”, aggiungendo però di temere i culti religiosi «guidati da uomini malvagi».
Revival, infatti, è incentrato sulle vicende di una congregazione evangelica sconvolta dall’arrivo di un predicatore senza scrupoli, che pratica una sorta di fondamentalismo contaminato da pretese di onnipotenza. King ammette di essersi ispirato a uno dei capolavori del genere,
Frankenstein di Mary Shelley. Dove, a ogni buon conto, di Dio e di falsi profeti da cui tenersi alla larga si faceva già un gran parlare.