martedì 19 novembre 2024
La selezione della Repubblica di San Marino, battendo il Liechtenstein a Vaduz ha ottenuto uno storico primo posto nel girone delle "cenerentole" e il passaggio alla Lega C Uefa Nations League
La nazionale di San Marino in festa dopo il 3-1 di Vaduz contro il Liechtenstein che promuove i sanmarinesi nella Lega C Uefa di Nations League

La nazionale di San Marino in festa dopo il 3-1 di Vaduz contro il Liechtenstein che promuove i sanmarinesi nella Lega C Uefa di Nations League - Foto Facebook della Nazionale di San Marino

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Vaduz o cara. Tornando dalla capitale del Liechtenstein è quanto possono dire con orgoglio i tifosi della nazionale di calcio di San Marino: la selezione del ct Roberto Cevoli non solo per la prima volta nella storia del pallone sanmarinese vince una gara in trasferta sul campo del Lichtenstein (1-3) ma addirittura conquista il primo posto del “girone delle cenerentole” e così accede alla Lega C Uefa della Nations League.

Una promozione che sa di impresa epica. Un evento storico, il 18 novembre 2024 passerà agli annali di San Marino come il giorno della "rinascita calcistica". Un percorso cominciato un anno fa, quando è arrivato il ct Cevoli: con lui in panchina il brutto anatroccolo, fanalino di coda del ranking Uefa, è diventato il piccolo grande cigno biancoceleste, come i colori delle maglie della squadra, che adesso sogna di spiccare il volo nel calcio delle big europee. Una metamorfosi rapida dopo anni di oblio avvenuta seguendo la linea verde: 16 giocatori dei 27 convocati dal ct Cevoli sono degli under 23. Un solo professionista, Nicola Nanni, 24 anni, attaccante della Torres, tesserato dal club sardo dopo aver firmato il gol vittoria nella sfida d'andata contro il Liechtenstein. Un altro successo storico pure quello, perché arrivato dopo vent’anni di attesa collezionando nel frattempo più o meno lo stesso numero di insuccessi dei recordman mondiali: i dilettanti della Gs Excelsior di Bolzano. Storia di una giovane e poco attrezzata compagine quella sanmarinese che la prima amichevole internazionale la disputò nel 1986 contro la rappresentativa olimpica del Canada. Finì con una sconfitta, di misura, 1-0, ma quella fu la prima di una lunga serie di partite perse dalla nazionale del Titano entrata a far parte della grande famiglia Uefa e Fifa nel 1988. Dopo l’affiliazione era di questi giorni, il 14 novembre 1990, il debutto ufficiale contro la Svizzera per le qualificazioni all'Europeo del 1992, edizione vinta a sorpresa dalla Danimarca “ripescata”. Con gli svizzeri finì con un altro ko, 4-0, ma la passione per il calcio con tanto di campionato interno che si disputa sui campi della Repubblica di San Marino non è mai venuta meno.

E il ct Cevoli l’ha alimentata questa passione e non si è fatto scoraggiare neppure quando la scorsa primavera i suoi ragazzi hanno perso e pareggiato nelle due amichevoli organizzate a Serravalle contro una “cenerentolissima” del pianeta football: la rappresentativa delle isolette St. Kiss e Nevis. La nazionale di calcio di un arcipelago di 47mila abitanti, quasi 15mila in più della popolazione della Serenissima affacciata sulla riviera romagnola. Il Gabriele Gravina della federcalcio sanmarinese, Marco Tura, oggi gongola, abbraccia i suoi piccoli eroi tornati vincitori dalla battaglia di Vaduz, vinta in rimonta, e non sta più nella pelle. Il presidente sogna un futuro con la casella delle vittorie da riempire ancora e la mente va già alle sfide di lusso che affronterà San Marino nell’edizione della Nations League 2026-2027, quando di scena sotto il Titano ci saranno le nazionali che da sempre stanno in cima al ranking europeo.

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