giovedì 25 agosto 2011
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Alla drammatica notizia del rapimento di Claudio Monici, stamattina si è aggiunta quella tragica della repentina scomparsa del collega Domenico Montalto, caposervizio della redazione Interni nella sede di Milano. Nelle prime ore della mattinata, a una telefonata dalla redazione per concordare alcuni aspetti del lavoro odierno, ha risposto da casa la moglie che, in preda all'angoscia, ha detto che era in corso un tentativo di rianimazione da parte degli operatori del 118, allertati a seguito di un malore improvviso. Purtroppo il tentativo non ha avuto successo e il collega è deceduto mentre veniva trasferito all'ospedale Monzino.L'ultimo ricordo risale appena alla notte scorsa quando, da responsabile della "lunga" - cioè del lavoro di rifinitura per la seconda edizione del giornale - si era trattenuto in redazione assieme al caporedattore Andrea Lavazza fino alle 24 per seguire la vicenda del rapimento di Claudio Monici e degli altri tre reporter italiani sequestrati in Libia.Domenico, nato a Milano l'8 luglio 1954, aveva lavorato presso Rusconi editore dal 1979 al 1986. Giornalista professionista dal 1986, era approdato ad Avvenire il 6 maggio del 1991. Aveva lavorato inizialmente presso la redazione Interni, per passare, dopo il restyling del giornale del maggio 2002, alla redazione Forum e fare quindi rientro come caposervizio agli Interni nel 2010. Lascia la moglie e una figlia.Domenico Montalto, oltre che giornalista era anche critico d’arte. In questa veste ha curato l’edizione in dieci volumi de "I Capolavori della pittura", pubblicata dall’Editoriale del Drago. Come critico d’arte moderno-contemporanea ha curato alcune edizioni della Biennale d’arte contemporanea di Cremona, (con Maurizio Calvesi) e della Biennale d’arte sacra contemporanea Stauròs. Con Giorgio Cortenova ha curato alcune Rassegne dal titolo "Pulchra Ecclesia", nonché mostre e pubblicazioni di artisti fra i quali Sironi, Rouault, Chagall, Messina, Fiume, Sassu. Nel 2003, in collaborazione col Museo Teatrale alla Scala di Milano, ha curato un’antologica dell’opera di Giuseppe Palanti.
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