Prima di diventare l'autore-simbolo di un'intera generazione, di un continente e di una lingua, il Nobel colombiano è stato per anni un grande giornalista, un "periodista" attento, poetico e duro, dei più drammatici avvenimenti che avevano mutato la mappa di mezzo mondo, dalle rivoluzioni di Cuba e del Portogallo alla tragedia cilena, al Che, ai cubani in Angola, ai montoneros, ai dittatori centroamericani, alla Spagna postfranchista di Felipe Gonzales. Nato ad Aracataca, Magdalena, il 6 marzo 1927, ha mescolato nella sua opera la dimensione reale e quella fantastica, dando impulso allo stile della narrativa latino-americana definito "realismo magico", di cui «Cent’anni di solitudine» (1967) rappresenta un manifesto. Sullo sfondo di un paese leggendario, Macondo, si intrecciano avvenimenti e fantasticherie, eroismi, crudeltà e solitudine. Ma ciò che più conta nel romanzo è la particolare struttura narrativa in cui la metafora e il mito acquistano valore nel quadro di una nuova visione della realtà. Dopo «Racconto di un Naufrago» (1970), il volume di racconti «La incredibile e triste storia de la candida Erendira e della sua nonna snaturata» (1972) e una raccolta di articoli, Garcia Marquez torna al romanzo con «L'autunno del patriarca» (1975), in cui rievoca, con il suo stile personale e con una vena surreale la figura tragico-grottesca di un dittatore sudamericano. La sua produzione, quasi interamente tradotta in italiano, comprende i romanzi «Cronaca di una morte annunciata» (1982), «L'amore ai tempi del colera» (1985) e «Il generale nel suo labirinto» (1989), riflessione sul potere attraverso la narrazione degli ultimi giorni di vita di Simon Bolivar. Nel 2012 è stata pubblicata in Italia da Mondadori la raccolta «Tutti i racconti», che delinea il percorso letterario dello scrittore a partire dalle prime sperimentazioni giovanili.In Colombia tre giorni di lutto nazionale«Uno scrittore che ha cambiato la
vita dei suoi lettori»: così il presidente della Colombia Juan
Manuel Santos ha in un discorso ricordato Gabriel Garcia
Marquez, annunciando tre giorni di lutto
nazionale nel Paese. In un breve intervento a reti
unificate, Santos ha "ringraziato" lo scrittore per aver
ricordato al mondo che "la Colombia e l'America Latina non
siamo, ne saremo, condannati ad altri 100 anni di solitudine e
che sapremo avere una seconda opportunità". «Per noi, i colombiani, "Gabo" non ha inventato il realismo
magico ma è il miglior esponente di un paese che è in se stesso
realismo magico», ha aggiunto, ricordando che le bandiere
colombiane saranno a mezz'asta quale omaggio «a chi ha dato voce
ai nostri silenzi e alle leggende dei nostri nonni».
Il premio Nobel per la letteratura aveva 87 anni. La morte nella sua casa di Città del Messico, dopo un ricovero in ospedale. Il presidente colombiano annuncia in tv: «Tre giorni di lutto nazionale»
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