giovedì 31 ottobre 2024
Il rapporto con il passato individuale e collettivo, la relazione con la memoria ma anche lo slancio verso il futuro con un occhio puntato sull’attualità: questi i temi del MedFilm Festival 2024
La memoria e il futuro del Mediterraneo in 78 film

MedFilm Festival

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Il rapporto con il passato individuale e collettivo, la relazione con la memoria e i ricordi ma anche lo slancio verso il futuro con un occhio puntato sempre sull’attualità: questi i temi che attraversano gli otto film (provenienti da sette Paesi diversi) del Concorso Ufficiale – Premio Amore e Psiche del MedFilm Festival 2024.

Giunta alla 30° edizione, la rassegna, dedicata alle cinematografie del Mediterraneo, si svolgerà a Roma dal 7 al 17 novembre animando con proiezioni, eventi letterari, masterclass e incontri, cinema e musei della Capitale. Insieme agli otto film del Concorso Ufficiale sono oltre 70 i titoli che competeranno nelle diverse categorie e che saranno proiettati nel corso della manifestazione, accompagnati da numerosi ospiti che potranno incontrare il pubblico.

Gli otto film selezionati per il Concorso Ufficiale sono: I diari di mio padre di Ado Hasanovic, dedicato al tempo del conflitto in Bosnia; Sulla terra leggeri di Sara Fgaier che affronta il tema dei ricordi che rischiano di scomparire; Who Do I Belong To di Maryem Joobeur la cui protagonista è una madre che, nelle campagne tunisine, affronta il figlio terrorista; Salve Maria di Mar Coll anch’esso incentrato sul concetto di trauma e maternità con una donna che, alla nascita del primo figlio, capisce che diventare madre non era quello che voleva; Les Fantômes di Jonathan Millet, un thriller avvincente su vittime e carnefici del conflitto siriano; Boomerang di Shahab Fotouhi con cui il regista cerca di smontare ogni cliché sull’Iran di oggi; Everybody Loves Touda di Nabil Ayouch, film candidato per il Marocco agli Oscar 2025 che aprirà il Concorso; e l’attesissimo No Other Land di Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham e Rachel Szor, opera prima di un collettivo israelo-palestinese nonché Miglior Documentario alla Berlinale 2024.

A proposito di Oscar, il film che ha rappresentato l’Italia a Los Angeles nel 2024, Io capitano sarà al centro di uno dei due eventi dedicati a maestri del cinema italiano nel quale verrà attribuito al regista Matteo Garrone il più alto riconoscimento conferito dal MedFilm Festival, il Premio Koinè; l’altro evento vedrà al centro Il manoscritto del Principe di Roberto Andò (nella versione restaurata dal Centro Sperimentale di Cinematografia) con il regista protagonista di una Masterclass all’Università La Sapienza.

Tra i film protagonisti delle altre sezioni, troviamo due titoli che guardano alla Palestina: entrambi firmati da Rashid Masharawi sono Passing Dreams, storia on the road del dodicenne Sami alla ricerca del suo piccione perduto, e From Ground Zero, lavoro collettivo composto da 22 cortometraggi che arriva da Gaza ed è il candidato palestinese agli Oscar 2025. Ci sono, poi, Breath di Ilaria Congiu, che racconta i percorsi di uomini e donne che vivono di pesca tra l’Italia, il Senegal e la Tunisia; e il tunisino Aïcha di Mehdi M. Barsaoui, tra il thriller politico e il racconto di emancipazione femminile.

Da segnalare, l’evento speciale con il documentario Faghan–Figlie dell’Afghanistan di Emanuela Zuccalà (titolo tratto da un verso di “Figlia dell’Afghanistan” della poetessa Nadia Anjuman, 25enne picchiata a morte dal marito che non tollerava la sua indipendenza di donna e intellettuale affermata), la presentazione del libro "Donne per la pace", edito da Vita e Pensiero-Avvenire e curato dalle giornaiste di Avvenire Lucia Capuzzi, Viviana Daloiso e Antonella Mariani, e la sezione “Perle” sul cinema italiano con Vittoria, Butterfly e Californie, tre film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman; Il complottista di Valerio Ferrara; Basileia di Isabella Torre; e L’occhio della gallina di Antonietta De Lillo.

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