Presentato il viaggio delle fiaccole olimpiche di Milano-Cortina 2026 - Reuters
Un'Olimpiade invernale diffusa sul territorio, con l'obiettivo di coinvolgere le persone in un evento, che oltre essere di carattere sportivo, vuole promuovere i valori di inclusività, sostenibilità e partecipazione. Tra un anno verrà accesa la fiamma di Olimpia e proprio da quel gesto senza tempo inizierà il viaggio di Milano Cortina 2026, che riporterà dopo 20 anni i Giochi invernali in Italia, dopo l'esperienza di Torino.
A Verona è stato presentato il viaggio sia della fiamma olimpica che di quella paralimpica. I numeri sono rilevanti: 10.001 tedofori, 12 mila chilometri, 63 giorni di cammino, 20 regioni e 110 province toccate per la fiamma olimpica ma ancora 501 tedofori, 2 mila chilometri per 11 giorni di cammino per quella paralimpica. Tanti gli appuntamenti per coinvolgere gli italiani in questo grande momento di partecipazione dei territori. In Piemonte, in concomitanza con il passaggio della fiaccola, potrebbe esserci una tappa speciale, con un evento dedicato a Matilde Lorenzi, la promessa dello sci italiano, morta alcuni giorni fa a seguito di un incidente avvenuto in pista durante una sessione di allenamento.
"Ci siamo - ha sottolineato il presidente del Coni e della società Milano Cortina, Giovanni Malagò - Nel mondo del Cio questa è una tappa iconica dell'organizzazione di un'Olimpiade che speriamo possa riaccendere i cuori, scaldare l'entusiasmo degli italiani. La fiaccola è sinonimo di sacralità. Siamo molto orgogliosi, abbiamo lavorato duramente per arrivare a questo appuntamento". "Dobbiamo puntare all'universalità - ha detto ancora Malagò -, siamo l'Italia, un paese libero e aperto. Sarebbe bello anche per un metro avere il Santo Padre che fosse tedoforo". E come tedoforo pure il presidente del Veneto Luca Zaia vorrebbe partecipare: "A prescindere dal fatto che io sia governatore o meno mi piacerebbe fare un tratto, magari partendo da Venezia".
Presente martedì 26 novembre a Verona per la presentazione del viaggio delle fiaccole anche il rettore dell'università cittadina Pier Francesco Nocini. L'ateneo veronese aderisce infatti a due programmi della Fondazione Milano Cortina che rappresentano importanti opportunità per studentesse e studenti: il programma di volontarie e volontari e un ciclo di iniziative nelle scuole e nelle università per sostenere i valori dello sport. "Sarà la terza volta che la fiaccola arriva a Cortina - ha ricordato il sindaco di Cortina Gianluca Lorenzi - questo è un grande progetto che portiamo avanti con tanto lavoro e tanti sacrifici. E voglio ribadire che la pista di bob ci sarà e sarà una struttura tecnologicamente avanzata".
Una delle città coinvolte nell'Olimpiade sarà appunto Verona, anche se nella sua agenda, tuttavia, non ci saranno competizioni vere e proprie, ma solo due cerimonie: quella d'apertura paralimpica e la grande kermesse della chiusura ufficiale. Insomma, un vero e proprio "vernissage" nel cuore della città scaligera, che oltre alla Lombardia vedrà coinvolto il Nordest. Territori, che tuttavia, come detto alla presentazione del "giro delle fiaccole olimpiche", in questa fase faticano, per una serie di ragioni profonde, a sostenere da punto di vista economico l'evento, anche se a riguardo il comitato organizzatore di Milano-Cortina sta lavorando a fondo sul dossier, con ottimismo. "Poche aziende venete sponsor? Ci sono i tempi per il loro coinvolgimento ma ci sono aziende multinazionali e di Stato. Senza dimenticare che si tratta di un evento che dura tanto e che il peso dell'incasso dei biglietti non è irrilevante", ha ricordato Zaia.
"Davvero è una grande emozione - ha detto ancora il presidente della Regione Veneto - questo giorno rappresenta la prova provata di quello che pensavamo. Verona come protagonista di questo grande evento è una mia scelta. Si stima che almeno 3 miliardi e mezzo sono le persone che vedranno lebcerimonie olimpiche. Questa Olimpiade darà dignità alla montagna oltre che allo sport". Zaia ha ricordato che uno studio dell'Università Cà Foscari di Venezia, assieme alla Bocconi di Milano e alla Sapienza di Roma parla "di circa un punto e mezzo di Pil come impatto economico sul territorio".
"Voglio ringraziare il presidente Zaia per aver creduto in Verona in tempi non sospetti - ha ribadito il sindaco della città scaligera Damiano Tommasi - Ho avuto l'onore di partecipare alle Olimpiadi di Atlanta (da calciatore, ndr), un'emozione straordinaria. A Verona non abbiamo eventi di gara ma la grande kermesse dell'apertura ufficiale in Arena che ricordo è un anfiteatro più vecchio dello stesso Colosseo. Il mio augurio è che la città possa risvegliarsi e si possa ridare dignità alla parte sportiva del territorio perché lo sport è un antidoto alle tante criticità delle nostre comunità".