Un ritratto storico, fotografico, dei cristiani in Medio Oriente. Suggestivi bianco e nero, con pose rigorosamente da studio, che testimoniano le radici profonde di una presenza. In questo difficile momento la mostra "I cristiani d'Oriente", a Roma fino al 6 dicembre, riecheggia le parole di papa Francesco: «Non ci rassegniamo a pensare il Medio Oriente senza i cristiani».Davanti agli occhi del visitatore sfilano sessanta immagini, che non hanno alcuna pretesa di esaustività. Ma che raccontano come vivevano, all'inizio del Novecento, i cristiani nelle terre da cui oggi vengono cacciati. Quattro le tematiche espositive: la presenza multisecolare, da Gerusalemme al Libano alla Siria; la scolarizzazione come motore di progresso sociale; la formazione professionale; il carattere pluriconfessionale delle comunità (oltre ai cattolici latini, anche copti, greco-cattolici, maroniti).
«La collezione dell'Ecole biblique aveva altre priorità: archeologica, epigrafica, storico-biblica, etnografica, architettonica», spiega padre Jean-Michel de Tarragon, responsabile del fondo fotografico e commissario della mostra. Tuttavia la selezione, in gran parte inedita, «conserva un reale interesse documentario». Scene di vita, volti e nomi per conoscere chi erano e come vivevano i progenitori, spesso illustri, delle perseguitate minoranze in fuga dei giorni nostri.
"I cristiani d'Oriente"attraverso l'antico fondo fotografico dell'Ecole biblique et archéologique française di GerusalemmeRoma, Galleria dell'Institut Français-Centre Saint-Louislargo Toniolo 22 (tra piazza Navona e Pantheon)fino al 6 dicembreOrari: da martedì a venerdì 11-19; sabato 10-14