martedì 10 gennaio 2023
La scoperta, giudicata "eccezionale" dagli archeologi, è in Alvernia, un'area poco frequentata dalle ricerche. Il sito sembra ricondurre a una sepoltura monumentale tra I e II secolo d.C.
Veduta aerea del sito

Veduta aerea del sito - © Philippe Busser, INRAP

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Sono stati portati alla luce i resti di una serie di edifici gallo-romani, compreso quello che potrebbe essere un monumento funerario, alla periferia di un quartiere residenziale di Néris-les-Bains (in latino, Aquae Nerii), una piccola città dell'Alvernia, in Francia. L'annuncio è stato dato dall'Istituto nazionale di ricerca archeologica preventiva (Inrap), che ha individuato i resti di un gruppo di antiche strutture delimitate da una strada.

Durante un primo scavo, il team dell'Inrap ha trovato un frammento di cornicione a modiglione e l'angolo di un piccolo edificio. A sinistra del pilastro è stato rinvenuto un busto maschile con un elmo. Sono state identificate anche alcune piccole ceramiche risalenti al I e al II secolo d.C. Durante gli scavi successivi sono stati portati alla luce una serie di edifici gallo-romani delimitati da una strada e da tratti di tubature. Gli edifici sarebbero stati costruiti con cura in tegole legate con malta di calce. La sezione nord-occidentale di quest'area contiene una grande fossa. Qui, all'interno della fossa, è stata rinvenuta una serie di ventuno blocchi di arenaria scolpiti e raggruppati insieme.

Gli scavi a Neris-les-Bain

Gli scavi a Neris-les-Bain - © Philippe Busser, INRAP

Le pietre decorative a bassorilievo sono un reperto inedito nella regione dell'Alvernia. Un frammento di fregio, alto mezzo metro e largo due, raffigura un tritone con tentacoli che terminano in foglie di palma; ha i capelli lunghi, la barba e le braccia aperte verso l'esterno. Alla sua destra, la parte anteriore di un cavallo sembra galoppare verso di lui. Le raffigurazioni di mostri marini erano un motivo comune nei mausolei del I e II secolo d.C., poiché simboleggiavano il viaggio nell'aldilà. Un elemento architettonico di forma conica con squame, spezzato in due, sembra far parte di una guglia tipica dei mausolei dell'epoca.

Si conosce poco di questo settore di Néris-les-Bains. Questo scavo, oltre a due effettuati in lotti vicini nel 2010, dimostra che l'altopiano sud-orientale era densamente abitato in epoca galloromana. Questi reperti possono essere confrontati con altre strutture conosciute nella regione, come Aulnat nel sito di Grande-Borne e a Mont-Dore, identificate come mausolei. Ulteriori studi saranno condotti per confermare se i frammenti scoperti avrebbero fatto parte di un mausoleo.

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