Un violino con l’archetto luminoso, gli effetti della tecnologia più avanzata (luci, ledwall, suoni avvolgenti), musiche suggestive per diversi gusti e la magia di un teatro di duemila anni fa. Benvenuti a bordo della speciale “astronave” di Andrea Casta, il “violinista Jedi”, come ama definirsi, proprio grazie a quell’archetto luminoso che rimanda volutamente a Star Wars. L’artista ha tenuto giovedì 22 giugno al Teatro Romano di Ostia Antica, sito di grande fascino non solo archeologico, il suo “The space violin visual concert”, di fronte a una cavea da tutto esaurito (più di 2.500 gli spettatori presenti), offrendo una performance di assoluto valore musicale, grazie a un indovinato mix di musica, immagini e duetti con ospiti come il maestro Gianni Mazza, il chitarrista Paolo Zanetti, la cantante Kiirah e il violinista Andrea Di Cesare (con il quale eseguito "Cenere" di Lazza, secondo classificato a Sanremo 2023, che proprio Di Cesare ha arrangiato), oltre che con il dj Ivanix, producer e sound designer di fama internazionale già insieme a lui in tour e al Circo Massimo per l’opening dei due concerti romani di Vasco Rossi del giugno 2022.
Lo spettacolo di Casta funziona infatti proprio come un’astronave capace di viaggiare tra diversi mondi musicali e di coniugare passato presente e futuro, oltre che di atterrare sul pianeta solidarietà (parte dell’incasso è andato all’associazione Salvamamme). Mentre sul ledwall scorrono immagini che vanno dalle nevi dell’Adamello al mare (e anche sott’acqua, dove lo stesso Casta è riuscito a suonare il suo violino), l’artista si produce nelle sue interpretazioni musicali che vanno dalla rivisitazione di brani famosi di altri artisti alle sue composizioni originali, di grande impatto emotivo. Il tutto con un effetto immersivo favorito dalla perfetta acustica del Teatro Romano di Ostia Antica. Ecco allora “I giardini di Marzo” di Battisti e Mogol accanto al tema di “Mission”, come omaggio a Ennio Morricone (suonato in coppia con il maestro Mazza al pianoforte). Ecco i brani dance e pop che coinvolgono il pubblico come “Viva la vida” dei Coldplay o “Under Pressure”, evergreen dei Queen con David Bowie.
E su un’astronave, a un certo punto si sale “davvero”, grazie alla parte del concerto dedicata ai brani di Casta tratti dal suo concept album fantascientifico “The Space Violin Project”. Il violinista li interpreta muovendosi sul palco quasi a passo di danza, mentre sul video alle sue spalle scorrono gli episodi video e cartoons della saga che lo vede nei panni del Comandante AJ, proiettato nel 2235 grazie alle suggestive illustrazioni di Lorenzo Gubinelli.
Si diceva della solidarietà. Ma anche della promozione di giovani artisti. Alcuni dei quali sono stati chiamati ad aprire il concerto con interessanti performance. Ma soprattutto uno dei momenti più belli della serata è stato quando sul palco si è esibito Matteo “The H” Mangiavacchi, rapper ventenne che ha fatto della sua disabilità il motore creativo. Matteo ha presentato in anteprima “Never Give Up”, il singolo prodotto da Andrea Casta e con la firma musicale di Gabriele Cannarozzo, che sarà su tutte le piattaforme digitali dal 7 luglio. Racconta come abbia trasformato la rabbia per una vita che “mi ha sputato in faccia” (è un verso del brano), in voglia di non arrendersi. Di qui l’appello che costituisce il titolo del pezzo. “Non mollare mai”. Per lui grandi applausi del pubblico, come per tutti i protagonisti del concerto. Andrea Casta, il violinista Jedi, davvero ha fatto centro. E, come direbbe qualcuno, la forza è con lui.