La Terrazza Mascagni a Livorno che fa da cornice al Festival Mascagni - Festival Mascagni
Era il 25 marzo 1895 quando debuttava al teatro alla Scala di Milano l’opera Silvano. Arrivava cinque settimane dopo la prima assoluta di Guglielmo Ratcliff, in quel momento l’opera della vita di Pietro Mascagni, che aveva esordito sempre al Piermarini. Non si può parlare di successo. Il compositore, preso dal desiderio di vedere in scena l’amato Ratcliff, aveva lavorato a Silvano molto affrettatamente e per di più l’austera cornice scaligera non era adatta per una piccola opera “verista” che segnava il ritorno di Mascagni al genere cui doveva la sua fama con Cavalleria rusticana. Dramma marinaresco, come è definito nella partitura, racconta del pescatore contrabbandiere Silvano che, uscito dal carcere ma prigioniero della gelosia, ucciderà il rivale in amore, Renzo, cui aveva ceduto la fidanzata Matilde.
Uno dei bozzetti di scena dell'opera "Silvano" che va in scena al Festival Mascagni di Livorno - Festival Mascagni
La “perla” dimenticata del poliedrico artista toscano va in scena mercoledì sera 23 agosto alle 21.30 al Festival Mascagni, la rassegna giunta alla quarta edizione che si tiene a Livorno, città natale del maestro. A fare da sfondo l’angolo del lungomare che porta il nome dell’irrequieta penna livornese, la Terrazza Mascagni. «Si tratta di un titolo poco frequentato – afferma il direttore artistico Marco Voleri – anche nella sua città d’origine dove la diresse lui stesso per la prima volta proprio al teatro Goldoni in questi stessi giorni di agosto: quattro rappresentazioni dal giorno 16 con un cast su cui spiccavano Gemma Bellincioni e Roberto Stagno, i due storici protagonisti della prima assoluta di Cavalleria rusticana. Un’opera che presenta ampi pregi musicali e che merita di essere riscoperta perché sicuramente inserita in quella dimensione verista che ci siamo posti come campo di studio e di analisi specifico con la nostra Mascagni Academy». È la scuola di alta formazione legata al Festival che porta sulle rive del mar Tirreno nuovi talenti della lirica da tutto il mondo.
Uno dei bozzetti di scena dell'opera "Silvano" che va in scena al Festival Mascagni di Livorno - Festival Mascagni
A Livorno Silvano sarà abbinato a The eternal city, le musiche di scena firmate da Mascagni per il dramma dell’inglese Thomas Henry Hall Caine. L’esordio a Londra nel 1902 dove andò in scena per oltre duecento serate; poi lo sbardo al di là dell’oceano per essere rappresentato a New York, metropoli in cui la musica di Mascagni raccolse consensi unanimi. «Per lungo tempo - spiega il musicologo Fulvio Venturi - la Incidental music to the Eternal City è stata ritenuta una sorta di araba fenice. Tutti sapevano che Mascagni l’avesse scritta, nessuno sapeva dove fosse. Esisteva la riduzione pianistica a stampa. Il recente ritrovamento americano della partitura ha fugato ogni dubbio». Il Festival Mascagni ripropone la composizione dopo 120 anni esatti di assenza. A dirigere i due spartiti, eseguiti dall’orchestra e dal coro del teatro Goldoni, sarà Lorenzo Tazzieri, direttore musicale del Chile Opera Festival. La regia è di Carmelo Alù. «Dimenticata per tanti anni quest'opera nasconde il potere del mare – afferma Alù – Silvano e Matilde sono vittime veriste, macchiati da colpe che la società non perdona. È gente di mare che lentamente naufraga tra il bisogno di possedere e la voglia di riscattarsi». Nel cast Marco Miglietta (Silvano), Tomohiro Nomachi (Renzo), Laura Stella (Matilde) e Mariangela Zito (Rosa).
Il direttore d'orchestra Lorenzo Tazzieri che sarà sul podio per l'opera "Silvano" - Festival Mascagni
Il Festival prosegue il 24 agosto con lo spettacolo “Mascagni incontra D’Annunzio” che vedrà la partecipazione di Alessandro Haber nei panni di Pietro Mascagni e di Giampiero Ingrassia nei panni di Gabriele D’Annunzio. Il 26 agosto la Banda musicale della Aeronautica Militare diretta dal maggiore Pantaleo Leonfranco Cammarano renderà omaggio alla città di Livorno e al suo maestro attraverso alcune tra le più note composizioni del periodo verista con originali arrangiamenti bandistici. Infine il 27 agosto serata sarà protagonista la danza con il “Dancing Mascagni” con le coreografie di Luciano Cannito e la partecipazione della ballerina Rossella Brescia, accompagnati dalle musiche dell’ensemble strumentale Virtuosi Kiev.