È morta ieri a Genova Ines Boffardi, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri in due Governi Andreotti, dal 30 novembre 1978 al 3 agosto 1979, con la delega per la Condizione femminile, divenuta poi Commissione per le pari opportunità alla Presidenza del Consiglio dei ministri e attualmente ministero delle Pari opportunità. I funerali saranno celebrati nella sua città natale, nella chiesa di Santa Maria Assunta di Sestri Ponente, anche se ieri sera ancora non se ne conosceva con esattezza la data. Ines Boffardi era nata a Genova-Sampierdarena nel 1919 e ha sempre risieduto a Genova- Sestri Ponente. Proveniente da una famiglia di operai, decima di undici figli, ha sempre lavorato nella sua veste pubblica a contatto con la realtà quotidiana della sua gente. Presidente dell’Azione Cattolica, ha insegnato per dieci anni nell’ospedale pediatrico “Giannina Gaslini” di Genova quale “educatrice del fanciullo ammalato”. Iscritta alla Democrazia Cristiana dal 1944, ha preso parte alla lotta partigiana di liberazione nei Sap. È stata eletta nel consiglio comunale della sua città per la prima volta nel 1946. Successivamente, dal 1951 al 1969, ha ricoperto la carica di assessore all’Assistenza e spedalità di Genova. Deputato al Parlamento dal 1968 al 1983, per la Democrazia Cristiana ha presentato numerose proposte di legge, soprattutto in difesa della vita, a sostegno della famiglia e della scuola, in materia di lavoro, condizione femminile e servizi sociali, a favore degli artigiani, commercianti, coltivatori diretti e categorie protette. Ha ricoperto anche la carica di presidente nazionale della Confederazione dei Consultori di ispirazione cristiana dal 1978, anno della loro fondazione, al 1992. I consultori, la Boffardi li ha visti nascere, crescere e diffondersi in tutta Italia. È stata infatti attiva promotrice della legge 405 del 22 luglio 1975 – “Istituzione dei consultori familiari” – che ha posto le basi per la loro costituzione. Complessivamente sono quattordici le leggi approvate e recanti il suo nome (e a esse vanno aggiunte la Boffardi aveva sottolineato con forza che il compito dei consultori «non è fare sanità», perché «il campo specifico di attività e di impegno dei consultori non è quello sanitario, per il quale devono essere competenti le amministrazioni pubbliche. Il compito dei consultori deve essere quello di ascoltare, di mettersi a servizio del prossimo, di saper dare un consiglio, una consulenza, una parola buona a chi si rivolge alle nostre strutture. È nostro dovere, in quanto operatori nei consultori di ispirazione cristiana – aveva affermato – fornire la nostra opera gratuitamente. Abbiamo l’obbligo di essere disponibili per tutti, senza alcuna distinzione di razza o di religione. Allo stesso modo, pur essendo aperti a tutti e in grado di dialogare con tutti, non dobbiamo perdere mai di vista ciò che ci distingue dagli altri consultori, ossia che operiamo in virtù della nostra fede quelle regionali). Gli stessi consultori familiari sono proprio una espressione di tanta passione e di tanto impegno. Chi scrive l’aveva incontrata personalmente nel 2003 nella sua casa (in affitto) di Sestri Ponente per parlare proprio di tematiche relative al sostegno delle famiglie e delle coppie, per metterle in grado di superare le difficoltà che incontrano e consentire loro di sviluppare le proprie risorse. In quell’occasione e secondo il magistero della Chiesa».