«Vi incoraggio, nel solco della lunga tradizione dell'Associazione italiana maestri cattolici, sostenuti dal magistero di papa Francesco e dell'episcopato italiano, a continuare ad animare con il lievito del Vangelo e dei valori cristiani l'ambiente scolastico, per la crescita umana, culturale e spirituale delle nuove generazioni». Con questa parole segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, ha inteso sostenere l'impegno dei maestri cattolici italiani. Le ha scritte in un messaggio inviato alla loro associazione (Aimc) in occasione del XX Congresso nazionale, aperto oggi a Roma, sul tema "Salviamo la scuola. L'impegno di tutti per il futuro del Paese". L'assise si concluderà domenica con l'elezione del consiglio nazionale, che eleggerà il presidente, e con la partecipazione di oltre trecento maestri all'Angelus del Papa in piazza San Pietro.
Come ricorda Parolin nel messaggio, l'associazione, fondata nel 1945, intende confermare la propria attività «con un rinnovato impegno al servizio delle nuove generazioni, con particolare attenzione alla dimensione educativa e sociale dell'attività degli insegnanti e della scuola». Il segretario di Stato ha poi definito l'opera dell'Aimc, in questo momento difficile, come uno «specifico servizio alla formazione degli insegnanti, a beneficio della scuola, delle famiglie e dell'intera società italiana».