Non è facile imbattersi in Rete in padre Giuseppe Barzaghi, sacerdote domenicano, affermato docente di filosofia e di teologia. Certo, insieme ai riferimenti bibliografici (una trentina di volumi, più i contributi, più gli articoli, le traduzioni, le prefazioni, le voci enciclopediche…) Google non manca di indicizzare suoi contributi integrali in formato digitale, tra i quali parecchie interviste e videointerviste. Ma non vi è un luogo (sito o blog, canale Youtube o pagina Facebook) dal quale raggiungerli agevolmente; cosicché i potenziali utenti sono perlopiù coloro che, avendo goduto di una sua lezione senza pensare a scrivere o a registrare, cercano online il rimedio. Tutto ciò accresce il merito di Cristina Fiorini e Paolo Maurina, che per il blog di Costanza Miriano ( tinyurl.com/y5dh2kr5 ) hanno sbobinato l'intervento che egli ha pronunciato il 1° giugno scorso all'appuntamento milanese del "Monastero WiFi" (forma di ritiro spirituale per fratelli e sorelle digitali ideata appunto da Miriano e avviata a Roma lo scorso gennaio). La lezione di padre Barzaghi (un'ora circa) ha come oggetto il Rosario e ha il suo asse portante nel parallelo tra i quindici misteri, da una parte, e i maggiori peccati e vizi degli uomini, dall'altro. Ma non si contano le digressioni etimologiche, gli acrostici costruiti ad hoc, le citazioni in lingua di classici greci, padri latini e anonimi milanesi. Un vero e proprio slalom del quale il testo pubblicato consente di cogliere al rallentatore ogni passaggio di porta, essendo esso "aumentato" di tutti gli espedienti retorici, compresi i gesti e la mimica. Che si cimenti con l'insegnamento, con la divulgazione o con l'omelia padre Barzaghi è sempre un predicatore singolarissimo, capace di procurare a ogni suo "pubblico" un autentico divertimento. Sono convinto che se avesse diciott'anni oggi egli sarebbe un formidabile youtuber religioso. Ci sarà qualcuno che si offrirà di organizzarne la presenza online?
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