Avere in studio il Ministro dell’Interno, al di là di come politicamente la si pensi, è pur sempre un colpo giornalistico, soprattutto se interviene con argomenti caldi di giornata (dall’accesso illegittimo a dati personali, alla questione della Polizia che manganella gli studenti, al terrorismo internazionale, fino alle liste d’attesa per i passaporti) e lo fa nella puntata d’esordio di un nuovo programma d’attualità. Matteo Piantedosi è stato infatti l’ospite principale del debutto di Antonio Di Bella (già direttore del Tg3, di Rai3, di Rai News, nonché corrispondente da Parigi e da New York) su Tv2000 (mercoledì alle 20,50) con Di Bella sul 28, titolo che si rifà ovviamente al cognome del noto giornalista, ma anche al canale del digitale terrestre su cui è visibile l’emittente cattolica, che grazie al suo direttore, Vincenzo Morgante, ha avuto, con lo stesso Di Bella, l’idea del programma a cui collaborano anche Andrea Valentini e il regista Alessandro Tresa. A dare man forte in studio ci sono invece la giornalista del Tg2000 Barbara Masulli e Francesco Gigliuto dell’Istituito Piepoli specializzato in sondaggi. Dall’esterno Daniele Compatangelo interviene da Washington anche con interviste esclusive, mentre Augusto Cantelmi, con «Montecitorio selphie», inaugura un suo modo di raccontare il fatto del giorno con un mix tra immagini di repertorio e dichiarazioni di politici senza commento vocale. Ospiti della prima puntata anche i giornalisti Ferruccio De Bortoli e Alan Friedman. Inutile dire che Di Bella in televisione si muove a suo agio anche fuori dagli studi Rai, ma la cosa interessante è che a Tv2000 ha la possibilità di guardare con maggiore «libertà intellettuale» anche alle buone notizie e di leggere ad esempio in chiave positiva il fenomeno dell’immigrazione attraverso l’attività della Comunità di Sant’Egidio e dei corridoi umanitari.
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