domenica 13 settembre 2015
Sul Corriere della Sera (venerdì 11), una senatrice del Gruppo Misto, già di Fi e ora compagna di Sandro Bondi, definisce il disegno di legge di Monica Cirinnà (Pd) sui vicematrimoni per gli omosessuali un positivo «testo di compromesso» e «un grande passo avanti» nel campo dei "diritti civili". Nello stesso campo, il giorno prima, la Repubblica (edizione torinese) aveva celebrato con rilievo il decennale dell'introduzione in Italia, tramite l'ospedale Sant'Anna (povera nonna di Gesù così maltrattata…) della micidiale pillola Ru486. Questa, com'è noto, provoca aborti farmacologici sostituendo quelli chirurgici ed è presentata come assai conveniente e con una buona dose di cinismo: dal 2010 – scrive Repubblica – «gli aborti chirurgici sono calati del 38 per cento […] e l'introduzione dell'aborto medico ha comportato un risparmio di tre milioni di euro all'ospedale Sant'Anna e alla Regione Piemonte». Ottimo risultato – si dirà – nel quadro della spending review governativa. Peccato che per ottenere un risparmio di spesa si provoca un vero scialo di bambini morti avvelenati dalla Ru486: in Italia 22.476 dal 2005 fino al 2012 (dati più recenti). Diritti civili e «grandi passi avanti», ma verso la Rupe Tarpea.GLI ONNISCIENTIEsiste una categoria di noti giornalisti ritenuti quasi onniscienti anche in materie ecclesiali. Due casi. Su Repubblica (sabato 10) Corrado Augias, che scrive libri su Vangeli, Chiesa e ora su Cristo, definisce l'attuale «teologia» (?) «inadatta ad affrontare i problemi delle persone comuni: affettivi, sessuali, di comportamento, di preghiera». E Piero Ostellino, ex direttore del Corriere, che su Il Giornale (c.s.) è categorico: «Le religioni sono superstizioni […] La Chiesa si adegua. Ciò che prima era indissolubile, ora, con un artificio retorico è definibile nullo». E poi esemplifica: «Non sono credente […] Mi sono sposato in chiesa perché così aveva voluto mia moglie, che è credente e così volevano le convenzioni sociali. Ma non considero il mio matrimonio un sacramento e tanto meno indissolubile». L'esempio è un tipo di matrimoni non molto rari e a rischio di nullità, perché la Chiesa è seria e coerente, non si contraddice: constata i fatti. Ostellino,invece, sembra non aver dato nemmeno un'occhiata ai documenti pontifici del caso.MASOCHISMO DI STATODella Legge 40 sulla fecondazione artificiale è rimasto quasi soltanto il divieto di trasformare le pratiche riproduttive in venali commerci. Scrive il Messaggero Veneto (giovedì 10): «Per avviare l'eterologa a fronte della indisponibilità di gameti raccolti localmente, l‘Egas (l'ente di Stato per la gestione accentrata degli acquisti) ha avviatouna gara europea per individuare i fornitori» dei gameti in Italia introvabili: lo Stato masochista che viola le proprie leggi? O effetti di improvvide sentenze della Corte Costituzionale?
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