Quasi 50 testamenti l'anno nell'ultimo decennio. Sono lo strumento con cui la Lega del Filo d'Oro, associazione pioniera dei lasciti solidali in Italia, ha incrementato i servizi per persone sorde e cieche. Anche piccole donazioni, alla portata di tutti, possono fare la differenza. Secondo l'Istat sono 189mila gli italiani che vivono con una disabilità alla vista e all'udito, immerse nel buio e nel silenzio. «108mila – dicono con preoccupazione dalla Lega del Filo d'Oro – sono confinati in casa senza poter partecipare alla vita sociale».
Grazie a chi ha voluto ricordarsi della solidarietà tra le ultime volontà, l'associazione ha finanziato foresterie per le famiglie che accompagnano i figli in piscine per l'idroterapia, ovvero una delle attività fondamentali nel percorso di riabilitazione di chi ha disabilità sensoriali plurime. Così, nella Marche, la casa Corrao di Osimo ospita i familiari di chi accompagna nel vicino centro della Lega del Filo d'Oro. Altri lasciti hanno permesso la costruzione dei quattro edifici che compongono il centro riabilitativo residenziale di Modena, operativo dal 2013 e capace di ospitare 24 persone, o la piscina e il parco esterno di quello di Molfetta (Ba), aperto nel 2007. Ancora, la realizzazione della piscina e della mensa nella struttura di Termini Imerese (Pa). «Tutti i colori del buio» è la campagna della Lega del Filo d'Oro che ricorda come il buio accomuna un lascito alla condizione di chi non vede e non sente.
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