Rallegratevi!
domenica 30 marzo 2025
«Salute a voi!» (Mt 28,9). Perché le prime parole di Cristo risorto, rivolte alle donne il mattino di Pasqua, appaiono così banali? Come se nulla fosse accaduto, come se la resurrezione fosse un evento ordinario. È forse risorto dai morti solo per un piccolo “ciao”? Su questo punto sono rimasto a lungo perplesso, finché non ho letto il Vangelo in greco, la lingua in cui il libro è stato scritto. E in greco, per salutarsi non si dice “buongiorno” ma: «Rallegrati». È appunto quel che Gesù dice alle donne venute a piangere quel mattino sulla tomba: «Rallegratevi». È diventata una formula che usiamo senza riflettere, ma nel Vangelo questo saluto va al di là della semplice cortesia. È forse il cuore stesso del messaggio del Risorto, ed è per questo che inizia con un «rallegratevi». Rallegratevi, donne venute a piangere al sepolcro, che ritrovate vivo l’amico che credevate perduto. Ma rallegratevi anche voi che non lo avete conosciuto sulle strade di Galilea: lui è qui, vivo, alla porta del vostro cuore. Rallegratevi, di una gioia che non è un semplice luogo comune da sacrestia, di una gioia che non estinguerà come per magia le prove e i dolori, ma che li attraverserà, così come Cristo ha attraversato la morte. Rallegratevi, perché non siete più soli. Rallegratevi, perché siete amati! © riproduzione riservata
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