Rai 3 e gli “Inimitabili” che guardano a destra
martedì 2 aprile 2024
Non è una scelta politica e culturale indifferente quella di dedicare quattro serate a quattro personaggi come Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti, Giovannino Guareschi e Giuseppe Mazzini, considerandoli Inimitabili come recita il titolo del nuovo programma di Rai Cultura in onda la domenica in seconda serata su Rai 3, condotto e scritto con altri da Edoardo Sylos Labini, attore e regista che non nasconde simpatie per la destra. Forse in passato mettere insieme su Rai 3 questi personaggi, i loro pensieri e le loro azioni, tra l’altro senza una donna, non sarebbe stato possibile. Ma al di là delle questioni politiche e della programmazione della Rai che come sempre riflette più o meno le maggioranze di governo, va detto che Inimitabili è interessante per come è realizzato e per la capacità di Sylos Labini di gestire un viaggio tra documentario storico e interpretazione teatrale, con il supporto di interviste a familiari e storici e delle riprese dei luoghi dove i protagonisti hanno vissuto e agito. Una sorta di quattro atti unici su quattro uomini di rottura e di passione, visionari e anticonformisti, verso i quali, pur non condividendo per forza idee e azioni, non si può non avvertire un certo fascino, perlomeno a livello istintivo. È il caso, ad esempio, di Marinetti, il fondatore del Futurismo, a cui è stata dedicata la puntata di Pasqua, e del quale abbiamo appreso anche la fase più inedita della sua vita da «mangiapreti», che si è conclusa con l’avvicinamento al cattolicesimo, testimoniato dall’opera poetica postuma L’Aeropoema di Gesù. C’è adesso attesa per la terza puntata dedicata a Guareschi, creatore di personaggi immortali come Peppone e Don Camillo. Dopo di che, da settembre, Inimitabili diventerà uno spettacolo teatrale vero e proprio, prodotto dal Teatro della Pergola e Società per attori, con debutto a Roma al Teatro Sala Umberto. © riproduzione riservata
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: