«Nel 1998, la Kodak aveva 170mila impiegati e vendeva a livello mondiale l'85% di tutti i rullini fotografici esistenti. Ma da lì a pochi anni quel modello di business è scomparso e l'azienda è fallita. Ciò che è accaduto alla Kodak accadrà a molte aziende nei prossimi 10 anni, e la maggioranza di noi neanche immagina cosa stia per avvenire nei settori dell'automazione e dell'intelligenza artificiale. Qualsiasi idea progettata per avere successo nel 20° secolo è destinata a fallire: il 70-80% dei posti di lavoro attuali scompariranno nei prossimi 20 anni. Benvenuti nella quarta Rivoluzione Industriale. Benvenuti nell'Era Esponenziale...».
Rubo queste osservazioni dal pensiero di Robert M. Goldman, medico americano che qualche anno fa ha riflettuto su un'ipotesi di futuro secondo lui quasi certo, e secondo molti più che credibile. «Lo sviluppo del software - continua lo studioso americano - disgregherà presto le aziende più tradizionali. Al contrario, Uber non possiede nemmeno un'automobile ma - tramite un software - è l'azienda di taxi più grande al mondo. E Airbnb è la più grande società di affitti di camere, pur non avendo alcuna proprietà immobiliare. In America, avvocati freschi di laurea già non riescono a trovare lavoro: la colpa è di Watson, sistema di intelligenza artificiale prodotto da IBM, che permette di avere una consulenza legale in pochi secondi, con il 90% di affidabilità rispetto al 70% raggiunto dagli esseri umani. Quindi chi studia legge, smetta subito. Ci saranno il 90% in meno di avvocati e solo chi è specializzato lavorerà. Watson aiuta anche l'assistenza medica nella diagnosi di tumori, in modo 4 volte più affidabile dei medici...».
Qualche certezza, come quella appena citata, pare poco verosimile, ma il quadro resta inquietante. Nel giro di pochi anni ad esempio, «nessuno avrà più bisogno di essere il proprietario di un'auto perché le vetture si potranno chiamare con il telefono, si presenteranno al tuo domicilio e ti guideranno a destinazione senza che ci sia nessuno al volante. I nostri nipoti non dovranno più prendere la patente e la maggior parte delle case automobilistiche potrebbe fallire, a meno che non abbiano un approccio rivoluzionario e costruiscano computer con le ruote». Anche gli ipocondriaci possono stare tranquilli: «Avremo presto un dispositivo medico simile al Tricorder di Star Trek, che funzionerà con il telefono prendendo la scansione della retina, un campione di sangue ed il vostro respiro. Così potrà analizzare 54 biomarcatori che identificheranno quasi qualsiasi malattia».
Tutti gli altri invece sappiano che «entro il 2027, il 10% di tutto ciò che viene prodotto verrà stampato con la tecnologia 3D. Pezzi di aerei sono già costruiti così, ma sarà possibile eseguire anche la scansione dei propri piedi e stampare la scarpa perfetta a casa propria. In Cina, hanno già stampato in 3D un ufficio completo di 6 piani. Nel futuro dell'agricoltura ci saranno molti robot: i contadini potranno diventare i manager dei propri terreni invece di lavorare nei campi. La prima bistecca sintetica di vitello è già disponibile e presto sarà più economica rispetto al vitello prodotto oggi. Diverse startup creano già prodotti alimentari usando le proteine degli insetti e tra poco porteranno questi prodotti sul mercato. Saranno più nutrienti rispetto alla carne e saranno etichettate come “fonte alternativa di proteine” perché la maggior parte delle persone ancora rifiuta l'idea di mangiare insetti».
Sarà impossibile anche dire le bugie: «C'è una app chiamata Moodies, che può svelare in quale stato d'animo ci si trovi, e presto ci sarà un'altra applicazione che può analizzare la nostra espressione facciale e dire se si sta mentendo». Tranquilli comunque, il viaggio sarà lungo: «In questo momento, la durata media della vita aumenta di 3 mesi ogni 12. Quattro anni fa era di 79 anni, ora è di 80. Nel 2036, l'aspettativa della vita media aumenterà di 12 mesi ogni anno. Quindi le prossime generazioni vivranno probabilmente ben oltre i 100 anni...».
Questo pensa Robert M. Goldman. Chi invece comincia a pensare che il peggio non sia il passato ma il futuro, ha tutta la mia solidarietà.
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