L'idea di un talk show condotto da sole donne non è nuova. Oltre Oceano la praticano da tempo. Ma anche in Italia non si scherza. Nella primavera scorsa Tv8 ne ha messe insieme addirittura cinque, di donne, per il pomeridiano The real (Daniela Collu, Filippa Lagerbäck, Marisa Passera, Ambra Romani e Barbara Tabita, più la presenza quasi fissa di Mara Maionchi a fare sei). Adesso è la volta di Rai 1, che ne schiera “solo” quattro nel mattutino Quelle brave ragazze, in onda tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, fino al 31 agosto, dalle 10 alle 11. Alla conduzione Arianna Ciampoli (volto molto noto ai telespettatori di Tv2000), Valeria Graci (comica diventata popolare a Zelig in coppia con Katia Follesa), la showgirl Veronica Maya e la conduttrice tv Mariolina Simone in arte La Mario. Gli argomenti affrontati variano dalla pasta al dente, agli oggetti smarriti, ad Al Bano che abbandona i social. Ieri mattina il tema del giorno era il maschio latino e la bellezza. Ospiti, tra gli altri, Philippe Daverio, che a buon titolo può parlare di estetica, e Pippo Franco, chiamato a sdrammatizzare l'argomento in tono leggero, ma non banale. Ogni volta sul tavolo al centro di una scenografica un po' démodé compaiano delle cloche (campane da cucina), una per ogni conduttrice, sotto alle quali ci sono prodotti che servono a introdurre l'oggetto delle domande. Il ritmo è piuttosto veloce. Gli ospiti si alternano nel giro di pochi minuti. Soltanto ieri ne abbiamo contati una decina. Rispetto all'inizio nel giugno scorso anche le quattro brave ragazze hanno superato l'impaccio e non si parlano più addosso. Non sono scioltissime, ma se la cavano nella non facile impresa di rinunciare al ruolo di solista per una conduzione corale al femminile. Anche il plaudente pubblico in studio, come in The real, è composto in gran parte da donne. Pure quello di fronte al video si presume sia tale. L'unica eccezione, ospiti a parte, viene fatta per Savino Zaba, che presenta dal parcheggio di Saxa Rubra, verso la fine dell'ora di trasmissione, la rubrica “Antitalent”, sorta di dilettanti allo sbaraglio scarsamente divertente. Diverte, invece, quando c'è, l'intervento dell'esperto meteo Massimo Martinelli, che racconta anche i vecchi metodi di calcolo del caldo come la velocità del canto delle cicale.