Il dolore è una dimensione dell'esistenza della quale tutti hanno esperienza e che il Vangelo non nega o nasconde. La fede cristiana, infatti, non è cieca davanti alla sofferenza ma offre l'unica via per trasformarla davvero: la "compagnia", la condivisione, la comunione. La liturgia oggi, ad esempio, volge lo sguardo sulla Vergine Addolorata, illuminando l'icona della Madonna sofferente ai piedi della Croce. È lì sul Calvario che si manifesta la "compagnia" più preziosa per l'umanità, quella di Dio, che condivide con gli uomini il viaggio più difficile lungo i sentieri della sofferenza verso la luce vera. Forse anche per questo la celebrazione odierna, introdotta nel 1814, è una delle più care alla devozione popolare, che da sempre ha colto nel dolore della Vergine non la conclusione di un cammino, ma l'ultimo passo verso la promessa di una vita nuova.
Altri santi. Sant'Albino di Lione Vescovo (IV-V sec.); santa Caterina Fieschi Adorno da Genova, vedova (1447-1510).
Letture. Eb 5,7-9; Sal 30; Gv 19,25-27.
Ambrosiano. 1Gv 4,7-14; Sal 144; Lc 17,22-25.
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