Non è da molto che su Sky abbiamo assistito a qualcuno che viaggia nel tempo in base all'espediente narrativo del cosiddetto anello temporale. Si tratta di Henry, il protagonista di Un amore senza tempo, che a causa dei suoi incontrollabili salti nel passato e nel futuro mette a repentaglio il rapporto con gli altri a partire da quello con la moglie Claire. Adesso, da ieri sera su Sky Atlantic e in streaming su Now, è George, un giovane di colore che si ritrova a vivere più volte lo stesso giorno. Cerca di spiegare il fenomeno, ma non viene creduto, anzi: chi gli è vicino, a partire dalla compagna, pensa si tratti di un disturbo mentale. Una mattina, dopo essersi risvegliato nel giorno già vissuto, George si rende conto che in lui c'è realmente qualcosa di particolare tanto da finire per essere reclutato dal segretissimo Progetto Lazarus (da qui il titolo della serie), un gruppo di agenti capaci di riavvolgere il tempo per impedire svariate catastrofi, tra cui la fine del mondo. Quando però la sua compagna viene uccisa e i suoi colleghi si rifiutano di tornare indietro nel passato per resettare gli eventi e salvarla, George decide di andare contro gli ordini che gli sono stati impartiti e di mettere in atto una serie di eventi che potrebbero portare alla distruzione del pianeta. Insomma, siamo di fronte a un thriller di fantascienza con momenti di analisi dei personaggi che risultano decisamente lenti e momenti di grande azione con situazioni al limite dell'impossibile. Al di là di questo, la storia immaginata da Joe Barton, tocca anche tematiche come l'arrivo di un nuovo virus dopo il Covid, l'importanza della memoria e del ricordo, il ruolo fondamentale del caso, ma anche del destino nella vita di ognuno di noi, nonché i limiti dell'amore e del sacrificio di se stessi.
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