Con un doppio appuntamento settimanale, il mercoledì e il venerdì in prima serata, Canale 5 sta proponendo la fiction in costume Più forti del destino, ambientata a Palermo nel 1897 quando, in occasione dell'esposizione delle nuove tecnologie, tra cui il cinematografo, un incendio, provocato proprio dal proiettore inventato dai fratelli Lumière, causò la morte di molti visitatori, in stragrande maggioranza donne. Si tratta di un fatto realmente accaduto (non a Palermo bensì a Parigi) sul quale qualche anno fa fu realizzata una miniserie francese (Le Bazar de la Charité) alla quale l'attuale nostrana si ispira. Al centro della vicenda tre donne a cui il drammatico evento cambia la vita. Tra loro c'è chi approfitta dell'incendio per farsi credere morta e scappare dal marito violento, chi invece accusa il fidanzato di averla abbandonata tra le fiamme e chi si ritrova vittima di un forzato scambio di persona. Ad unirle è la lotta per l'emancipazione in un ambiente decisamente maschilista («Tu sei una mia proprietà», dice il rammentato marito alla moglie). Un commissario intanto indaga sulle cause del rogo per il quale il principale sospettato è un anarchico, che in realtà nella circostanza si è comportato da eroe. Il cast, diretto da Alexis Sweet, è di tutto rispetto: Giulia Bevilacqua, Laura Chiatti, Dharma Mangia Woods, Thomas Trabacchi, Sergio Rubini e tanti altri tra cui una brava Loretta Goggi nel ruolo di una spietata nobildonna. Il problema è che le situazioni da melodramma, con inganni e destini crudeli, persistono sia pure in un contesto di riscatto femminile. Anche il confronto tra ricchi cattivi e poveri buoni è risolto in modo semplicistico. Lascia a desiderare, nel complesso, anche la realizzazione di alcune sequenze fondamentali come quella dello stesso incendio.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: