“Papà a tempo pieno”, sit-com che diverte
mercoledì 25 luglio 2018
Se non fosse per le finte risate registrate, che il più delle volte disturbano e basta, qualche sorriso reale riesce pure a strapparlo la nuova sitcom di Rai 2. Si tratta di Papà a tempo pieno, in onda da lunedì a venerdì alle 21.05 al termine del Tg2 della sera per ventidue episodi di una ventina di minuti ciascuno. Protagonista è Matt LeBlanc, cinquantenne attore americano, conduttore televisivo e produttore cinematografico, molto conosciuto anche in Italia per avere interpretato Joey Tribbiani in Friends, altra sitcom statunitense di grande successo andata avanti per dieci stagioni dal 1994 al 2004. Questa volta, abbandonato il ruolo di uno dei sei amici dalle tragicomiche avventure sentimentali, LeBlanc veste i panni di Adam Burns, un padre di famiglia deciso a occuparsi dei figli al posto della moglie Andi, tornata al lavoro dopo la maternità. Mentre lui, da libero professionista, afferma entusiasta di poter gestire i propri impegni in base a quelli dei figli. Ma ben presto si rende conto che fare il genitore e gestire i tre pargoli – che lui considerava piccoli angeli e per i quali era un idolo perché sempre divertente e accomodante – è l'impegno più difficile che abbia mai assunto, tra responsabilità e senso del dovere. La tredicenne ribelle Kate, il pestifero figlio di mezzo Teddy e la piccola Emme si rivelano meno duttili del previsto. «Questi non sono i bambini che vedevo quando tornavo a casa la sera – ammette Adam –: è come vivere con tre piccoli camionisti». È anche vero che lui, il “diverti-papà”, se va bene offre ai figli caramelle al collutorio per merenda e se va male se li dimentica a casa anziché accompagnarli a scuola. Con la moglie che lo incalza: «Non dimentichi niente?». «Ah, già, il mio telefono». «Sei proprio sicuro di non dimenticare qualcos'altro?». «È vero: le chiavi dell'auto». Ogni volta riesce comunque a trovare uno stratagemma per risolvere le situazioni più imbarazzanti. Non male l'idea (segno dei tempi) di ricattare i figli con la password per il collegamento wi-fi di casa. Come detto, aiutati dalla brevità e dall'ulteriore divisione in quadri degli episodi, il prodotto, pur senza particolari pretese, risulta sufficientemente simpatico e Rai 2, dopo gli sketch di Lol :-), continua a puntare sulla comicità per traghettare il pubblico verso l'inizio della prima serata.
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