Sono stati due gli anni di lavoro perché si potessero aprire le porte della casa di accoglienza per senza tetto ad Oristano. Il taglio del nastro dopo la benedizione dell'arcivescovo della diocesi arborense, monsignor Ignazio Sanna, in prima fila nel sostenere il progetto. Un tetto per tutti nel Distretto oristanese, finanziato con 40mila euro per il primo anno. Una casa a due piani con 5 camere da letto ospiterà fino a 14 bisognosi che potranno trovare alloggio per un massimo di 30 giorni l'anno. «Un'oasi di pace in cui trovare l'ospitalità degli amici e il calore umano della famiglia», così si è espresso monsignor Sanna, che ha salutato la casa di accoglienza con orgoglio e un filo di commozione. Un complesso lavoro di sinergia tra amministrazione comunale e le associazioni di volontariato diocesane che hanno dovuto superare ostacoli burocratici e gestionali. «La nostra comunità patisce da tempo condizioni di precarietà socio-economiche rilevanti. Questa sarà la prima fortezza in cui le persone in difficoltà troveranno rifugio». Per l'intera comunità diocesana un traguardo raggiunto grazie all'impegno di undici associazioni di volontariato che, per risolvere le problematiche legate alla gestione, si sono costituite in un Comitato di Coordinamento. Un vero esercito di persone di buona volontà. Quelle che papa Francesco chiama sempre a raccolta. Le tante che popolano la chiesa arborense, punto di riferimento costante e supporto per deboli ed emarginati. Coloro il cui passo è ogni giorno più incerto da oggi avranno un aiuto in più.
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