Si può “capire Dio” con le categorie della ragione? Si può incasellare la vita divina dentro le categorie della scienza? Cosa porta il Vangelo dentro a una società che pare bastare a se stessa nella ricerca della verità? Sono queste le domande che accompagnano da sempre chi si mette alla ricerca di quell’Altro che dia un senso alla vita e che alla fine si accorgono che Dio non rientra nelle nostre categorie, non è delimitabile dentro precise caselle e ribalta ogni nostra logica, mostrandoci le radici dell’infinito dentro la nostra quotidianità. Da queste radici si fece affascinare san Dionigi l’Areopagita, che incontrò il Risorto grazie all’annuncio di san Paolo ad Atene. Secondo il capitolo 17 degli Atti degli Apostoli, infatti, l’apostolo aveva parlato davanti ai saggi sull’Areopago. All’inizio il suo discorso aveva affascinato i presenti, esponenti di una cultura da sempre sinonimo di impegno nella ricerca della verità con i mezzi della ragione e ben disposti verso tradizioni religiose diverse, ma poi Paolo era stato deriso quando aveva cominciato a parlare di Risurrezione. Dionigi, invece, fu tra coloro che si unirono all’Apostolo delle genti e la tradizione lo vorrebbe primo vescovo di Atene. Per alcuni il santo celebrato oggi, invece, sarebbe un teologo del V secolo che usò il nome di Dionigi come pseudonimo.
Altri santi. San Cipriano di Tolone, vescovo (V-VI sec.); santi Ambrogio Francesco Ferro e 27 compagni, martiri (1645).
Letture. Romano. Gb 19,21-27; Sal 26; Lc 10,1-12.
Ambrosiano. 2Tm 1,13-2,7; Sal 77 (78); Lc 20,41-44.
Bizantino. Fil 3,1-8; Lc 7,17-30.
t.me/santoavvenire
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