L'hanno chiamata la "Casa della Carità" ed è una villetta donata ai frati Camilliani di Acireale da una coppia di anziani senza figli, Salvatore Garozzo e Rosa Maugeri, ormai defunti. I due coniugi, circa cinque anni fa, hanno lasciato l'immobile ai frati Camilliani perché diventasse un luogo di accoglienza per anziani e poveri senza casa. In questi anni fratel Carlo Mangione, direttore della "Tenda di San Camillo", affidandosi alla provvidenza, ha promosso una raccolta fondi, chiedendo la collaborazione di cittadini e imprese edilizie per ristrutturare l'immobile che si trova nella frazione acese di San Giovanni Bosco. La casa è stata inaugurata, alla presenza del vescovo di Acireale, monsignor Antonino Raspanti, e del Provinciale dei Camilliani, padre Rosario Mauriello; da metà giugno, accoglierà i primi due ospiti. Dispone di dieci posti letto, un centro diurno per anziani, un refettorio. Nella zona che un tempo era il palmento sono ancora in corso dei lavori di ristrutturazione. «Accoglieremo anziani poveri e abbandonati – dice Fratel Carlo – coloro che altri non accolgono, a prescindere dal fatto che siano autosufficienti o meno». I Camilliani in diocesi gestiscono altre strutture di solidarietà. La Casa della Carità avrà la presenza di un operatore, ma si baserà molto sul volontariato.
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