Non c'è sofferenza, non c'è persecuzione e non c'è violenza che possa far tacere la voce di chi vede nella propria vita un dono da offrire al mondo. Ce lo ricorda la storia della beata Caterina Celestina Faron, religiosa e martire del nazismo. Era nata il 24 aprile 1913 nella città polacca di Zabrzez, entrando fra le Suore Ancelle dell'Immacolata Concezione. Divenne poi superiora della comunità di Brzozow, ma in seguito all'invasione nazista il suo esempio di una vita radicata profondamente nel Vangelo la mise nel mirino della stessa Gestapo. Condannata ai lavori forzati nel lager di Auschwitz, visse fino in fondo la propria fede senza paura di affrontarne le conseguenze. Morì il giorno di Pasqua del 1944 in seguito alle torture.Altri santi. Santa Casilda di Toledo, vergine (XI sec.); beato Antonio Pavoni, martire (1325-1374). Letture. Dn 3,14-20.46-50.91-92.95; Sal Dn 3,52-56; Gv 8,31-42. Ambrosiano. Gen 49,1-28; Sal 118,137-144; Pr 30,1a.2-9; Lc 18,31-34.
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