A Brindisi 6 famiglie sfrattate hanno trovato una sistemazione abitativa in una villa confiscata circa cinque anni fa alla criminalità organizzata. Una storia tormentata e difficile quella di una ventina di persone che avevano occupato abusivamente i locali di una vecchia scuola al rione Perrino. Le aule era state trasformate in alloggi di fortuna fino a quando non è arrivato, oltre allo sfratto, anche un avviso di garanzia per occupazione e deturpamento di edifici pubblici.
Il Comune, in particolare il sindaco Riccardo Rossi, impegnato assiduamente sul fronte dell'emergenza casa nel capoluogo brindisino è andato incontro alle esigenze dei nuclei familiari mettendo a loro disposizione l'ampio immobile in contrada Chiodi sequestrato alla malavita che è stato ristrutturato e riconvertito grazie ai fondi europei di sviluppo regionale. Un progetto di cohousing che ha ridato fiducia e speranza a cittadini costretti per lungo tempo a muoversi nella precarietà più assoluta. La struttura è dotata di otto camere arredate e provviste di bagno, una cucina comune e la sala da pranzo dove condividere il desco. La spirito di convivenza tra le famiglie è diventato una preziosa risorsa sociale per tenere insieme gente che ora ha un tetto e può affrontare con serenità un'esistenza più dignitosa.
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