La riforma nasce sempre dalla capacità di discernere
mercoledì 31 luglio 2024
Ogni azione nel mondo per i cristiani dovrebbe essere sempre il frutto di un cammino, di un itinerario dell’anima, che passa attraverso un percorso di discernimento. Solo così si possono cambiare le cose, si può dare sostanza a una vera riforma. Anche nella Chiesa. È questo il potente messaggio che ci affida sant’Ignazio di Loyola, fondatore dei Gesuiti. Era nato ad Azpeitia nella provincia basca di Guipúzcoa nel 1491 ed era il minore di 13 figli, otto maschi e cinque femmine, di una famiglia impegnata a servire i re cattolici di Castiglia. Nel 1506 rimase orfano e venne mandato nella città di Arévalo per essere istruito nelle arti cavalleresche. Rimase però ferito a una gamba a Pamplona e, durante la convalescenza, grazie ad alcune letture spirituali, cominciò un cammino di conversione religiosa e di «progettazione spirituale». Forte della sua esperienza militare decise di mettere quella disciplina al servizio di Cristo e della vita della Chiesa nel mondo. La sua formazione si compì tra Spagna e Francia. Scrisse alcune regole, poi confluite negli Esercizi spirituali, e nel 1534 assieme ad alcuni compagni diede vita a Parigi al primo nucleo di quelli che sarebbero poi diventati i Gesuiti. Nel 1537 fu ordinato prete a Venezia. Morì nel 1556 a Roma, 16 anni dopo l’approvazione della sua Compagnia. Altri santi. San Calimero di Milano, vescovo (III sec.); san Giustino De Jacobis, vescovo (1800-1860). Letture. Romano. Ger 15,10.16-21; Sal 58; Mt 13,44-46. Ambrosiano. 2Cr 8,17-9,12; Sal 71 (72); Lc 11,31-36. Bizantino. 2Cor 3,4-11; Mt 23,29-39. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata
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