Una passeggiata sul Sentiero degli dèi, da Agerola sui monti Lattari, riprende la festività pagana del solstizio. Il punto più basso del sole in mezzo al giorno inaugura l’inverno. Quest’ultimo non ne portava traccia, le giornate splendevano tiepide sul cammino steso tra cielo e mare. Il panorama si affaccia spettacolare sulla costiera amalfitana, ma io ammiravo di più l’opera umana delle generazioni che hanno costruito balconi di terra, di muretti a secco sui pendii per ricavare terreni da coltivazioni. Con i terrazzamenti si sono guadagnati ogni metro quadrato. Il percorso che unisce Agerola a Positano è dedicato agli dèi. Millenni di monoteismo non li hanno sfrattati dai loro luoghi di origine. Il Mediterraneo è stato il luogo più politeista della storia umana. La bellezza delle sue coste, l’asprezza dei suoi conflitti, ha ispirato altari, templi, culti, cerimonie. La lingua greca e la latina hanno cantato e celebrato le più leggendarie divinità. Detronizzate dalla teologia monoteista, resistono nel mito, nelle letterature, dunque e cioè per sempre. Il giorno del solstizio d’inverno, nella camminata organizzata dal virtuoso Comune di Agerola, ho percepito la presenza sorridente delle divinità precedenti quella di cui si celebra l’atto di nascita.
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