L’equilibrato “Petrolio” fiore all’occhiello Rai
giovedì 11 aprile 2024
Da una decina d’anni seguiamo Petrolio, il programma d’approfondimento giornalistico, nato nel 2013, firmato da Duilio Giammaria. A suo tempo ne abbiamo auspicato il passaggio in prima serata, cosa che è avvenuta, senza ovviamente nessun merito nostro. Per di più, a livello di passaggi, Petrolio ha sperimentato la messa in onda in tutti i giorni della settimana a eccezione della domenica, attraversando le tre reti Rai: da Rai 1 a Rai 2 a Rai 3 dove si colloca ora il martedì in prima serata. È cambiato, nel frattempo, anche il punto di vista. All’inizio, il titolo Petrolio si riferiva al patrimonio artistico, adesso non ha più un riferimento particolare occupandosi d’attualità in generale. Non a caso, martedì scorso, andando in diretta, Giammaria è stato suo malgrado costretto ad aprire sul gravissimo incidente avvenuto nella centrale idroelettrica del lago di Suviana. Quello che non cambia in Petrolio è la voglia d’approfondimento serio e il sostanziale equilibrio. Al di là degli ospiti e degli altri servizi, l’ultima puntata è stata caratterizzata soprattutto dalla messa in onda del documentario Supernova: The music festival massacre, sulla strage del 7 ottobre da parte di Hamas, trasmesso nella stessa giornata dalla Bbc e al Congresso degli Stati Uniti, con immagini dure di morte e di terrore sui volti di tanti ragazzi. Dopo di che Giammaria ha fatto vedere anche il dramma negli occhi dei bambini palestinesi feriti, sopravvissuti alle bombe, che rischiano ora di morire di fame o di infezioni. Insomma, ancora una volta Petrolio ha dimostrato che le questioni sono sempre complesse e che in ogni caso la ferocia di Hamas nei confronti dei giovani (e non solo dei giovani) israeliani è esecrabile al pari di quella di Israele (in particolare di Netanyahu) nei confronti della popolazione di Gaza. Purtroppo, in questo momento, non tutti la pensano così. © riproduzione riservata
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